Vaccini, i giovani disertano gli hub. Forte il rischio di aumenti dei contagi specie con la variante Delta

SICILIA. «Da 10 giorni il trend è in pericolosa discesa. È crollato il numero dei nuovi vaccinati. C’è la sensazione che alcune fasce di età stiano mollando, e non possiamo permettercelo». L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, è fortemente preoccupato guardando i dati e il monitoraggio delle immunizzazioni.

Da diversi giorni, il numero delle prime dosi si è dimezzato rispetto a un paio di settimane fa.In buona sostanza, si assiste ad un abbassamento della guardia nella prevenzione dal contagio. E in queste condizioni, forte anche della variante Delta, il Covid può tornare a far male.

Per citare un esempio, domenica scorsa in Sicilia sono state inoculate circa 47 mila iniezioni, ma le prime dosi sono state circa 4 mila. Appena un paio di week end fa si
viaggiava sulle 7/10 mila nuove vaccinazioni al giorno. I giovani stanno mollando e l’abbassamento della media riguarda soprattutto le fasce giovani e quelle in piena età lavorativa: i dati appena arrivati sul tavolo dell’assessore mostrano che appena il 33% dei ragazzi fra i 12 e i 19 anni ha fatto la prima dose e solo il 6,2% ha completato il
ciclo con la seconda. In questa fascia si sono vaccinati o hanno iniziato a farlo solo 134.548 dei 406.593 siciliani.
Dati ancora più bassi per la fascia dei ventenni: la prima dose è stata fatta solo al 44% della platea, la seconda a 15,6%. E così i giovani fra i 20 e i 29 anni vaccinati sono appena 240.353 su 544.052. Un dato in linea con quello della fascia dei trentenni. I quarantenni vaccinati almeno con la prima dose sono 86.465 su 694.418 pari al 55%.

Bene gli anziani. I sessantenni immunizzati sono il 71%, i settantenni con almeno la prima dose sono il 77% e gli ottantenni il 78%. Il totale dei vaccinati in Sicilia è però ancora troppo basso: sono in 2.610.738 ad aver fatto almeno la prima dose ma bisogna arrivare a quota 4.435.335. La Regione è dunque a metà percorso.

L’assessore Razza sta pianificando l’arruolamento nella campagna vaccinale anche dei medici di medicina del lavoro. Si appresta anche a chiudere gli accordi che permetteranno di andare a vaccinare nei lidi.

Le scorte abbondano, ma scarseggiano i giovani disposti alla vaccinazione. La ripresa delle scuole si prospetta preoccupante.

Filippo Cardinale