Zappia: “Abbiamo i vaccini, è possibile raggiungere l’immunità di gregge presto, ma serve la collaborazione dei cittadini”
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale
Questo fine settimana diamo priorità alla situazione vaccinale. Prendiamo spunto dal video messaggio settimanale del commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, ma invertiamo l’ordine degli argomenti. Iniziamo non con la situazione epidemiologica, ma con l’obiettivo primario che è lo scudo fondamentale per neutralizzare la pericolosità del Covid, la vaccinazione. Il terribile virus si rende innocuo attraverso la vaccinazione, ma questa deve raggiungere l’immunità di gregge. Significa che la stragrande percentuale della popolazione agrigentina deve aver completato la doppia somministrazione del vaccino. “Abbiamo una quantità di dosi tale che ci consente di andare avanti con le somministrazioni senza problemi”, rimarca Zappia che, però, aggiunge che “senza la collaborazione dei cittadini ogni sforzo rischia di essere superfluo”.
Il grafico seguente offre il quadro della percentuale media delle somministrazioni, con almeno una dose, suddivisa per ogni singolo Comune della nostra provincia. Vi sono Comuni virtuosi come Comitini, Lucca Sicula, Sciacca e Burgio che superano il 70%. Ma vi sono ancora Comuni meno virtuosi che sono sotto la soglia del 50% come Sant’Angelo Muxaro, Canicattì, Licata, Castrofilippo, Montevago, Menfi e Ravanusa.
Vaccinarsi non è un obbligo ma un sentimento di altruismo che non deve essere trascurato. Nella società non esiste solo “l’io”, ma anche il “noi”. Da questa pandemia ci salviamo se domina il concetto del “noi”. “La provincia di Agrigento è la seconda in Sicilia per numero di somministrazioni effettuate”, evidenzia Zappia il quale invita “i cittadini a recarsi nei centri vaccinali per sottoporsi alla somministrazione delle dosi”. E per rendere più agevole la vaccinazione, l’Asp di Agrigento si è organizzata, grazie a medici, farmacisti, Distretto di Prevenzione, a “raggiungere il cittadino a destinazione”. Insomma, Zappia mira alla “vaccinazione di prossimità”.
Il grafico che segue indica la quantità media giornaliera di somministrazioni. Purtroppo, la media di 5000 è scesa a causa di una mancanza di prenotazioni da parte dei cittadini. Negli ultimi giorni la media si è innalzata anche per le nuove campagne vaccinali spinte dalla Regione.
Passiamo al quadro dei contagi. Zappia raccomanda “di non abbassare la guardia e usare la mascherina quando si è in contatto con diverse persone e quando si è in luoghi chiusi”. Zappia sottolinea che in provincia “ci sono ancora più di 200 contagiati e questo significa che il virus circola e bisogna fare attenzione anche alle varianti”.
“La curva epidemiologica-dice Zappia- è piuttosto stabile e non dimostra una discesa veloce”. Al 7 luglio ci sono ancora 216 contagiati, mentre una settimana fa erano 232″. Questo dimostra la lentezza della discesa dei contagi. Tuttavia, c’è un dato positivo: “I ricoveri sono crollati e al 9 luglio si registrano 9 ospedalizzati. Tre si trovano in terapia intensiva”. Tutti gli ospedalizzati sono al Fratelli Parlapiano di Ribera e questo “ha consentito di liberare il San Giovanni di Dio di Agrigento e restituire la medicina alla sua normale funzione. Tutti i locali sono stati sanificati”.