Saia: “Girgenti Acque come Agenzia Informatica e Terme di Sciacca”
SCIACCA. Il fallimento del servizio idrico in provincia come il caso dell’Agenzia siciliana per l’informatica e la Terme di Sciacca Spa.
A fare questo paragone è Maurizio Saia, ex segretario provinciale Cisl, oggi in politica con Italia Viva, rappresentante del comitato di Agrigento del partito di Renzi. “Non è la prima volta che nella nostra provincia, quella che doveva essere la gestione di un servizio a partecipazione pubblico/privato si conclude con un fallimento – dice Saia facendo riferimento all’Agenzia Siciliana per l’Informatica che gestiva il servizio informatico della ex Provincia Regionale di Agrigento ed alla Società Terme di Sciacca spa- . Dopo queste due esperienze adesso Girgenti Acque”.
Saia dice che sono tutte accomunate da una cattiva gestione. E manifesta anche lui dubbi sulla società consortile, riferendosi al piano industriale che non sarebbe adeguato, ai mezzi e alla struttura per garantire continuità e migliorie al servizio idrico. “Il personale della ex Girgenti Acque seppur con alta specializzazione – dice – da solo potrebbe non bastare, serve una struttura, servono mezzi ed una “mission” che ancora non è chiara ai cittadini”.
Per Saia l’atto notarile di giovedi che costituirà la consortile è una semplice azione amministrativa che rischia di arenarsi ancor prima di partire. Definisce poi “conflitto di interessi” la situazione venutasi a creare tra la Gestione commissariale e la curatela fallimentare. “Se a questo, nei prossimi giorni, si aggiungerà il consiglio di amministrazione della consortile – conclude l’ex sindacalista – ci troveremo con tre soggetti con obiettivi e finalità diverse che potrebbero trovare difficoltà nelle relazioni. Senza competenze manageriali, conoscenza del settore e sopratutto nuovi capitali che possano riavviare la complessa gestione del servizio idrico integrato, saremo costretti a vivere una lunga stagione di siccità”.