Storia del murales effimero di San Leonardo: inaugurato e cancellato

SCIACCA. Ha portato il colore dove c’è grigiore, ma la sua opera di Land Art dovrà essere cancellata poche ore dopo l’inaugurazione. Ciò che sta accadendo nel centro storico di Sciacca, nel quartiere di San Leonardo, è davvero singolare e se ne discuterà ancora nelle prossime ore.

Uno splendido murales realizzato dall’artista romano di origini peruviane Carlos Atoche nell’ambito del festival “Ritrovarsi”, sarà inaugurato domani sera ma quasi certamente dovrà essere rimosso per problemi di pertinenze e limiti di proprietà sull’immobile su cui è stato collocato. Poche ore per ammirarla e per immortalarla, poi il muro su cui è stata realizzata tornerà quasi certamente bianco, salvo ripensamenti dell’ultima ora.

Carlos Atoche sul sito dell’associazione “Ritrovarsi” che organizza ogni anno l’omonima manifestazione. ha voluto commentare di persona ciò che sta accadendo a Sciacca: “Senza dubbio i proprietari sono nel loro diritto – scrive l’artista – ma vorrei fare questa riflessione: la Street Art ha come natura intrinseca l’essere effimero. I murales possono durare 10 anni, pochi mesi o addirittura poche ore. L’operazione di affrescare un muro cittadino, va oltre l’opera in sé: ma è tutto quello che si crea intorno all’intervento artistico che vale la pena riscattare. In questo particolare caso, il gioco e le risate dei bambini del quartiere, vedere gli stessi vicini indignarsi per la decisione della cancellazione e prendere posizione per difendere il murales, trovare ragazzi come quelli di Ritrovarsi che hanno deciso di imbarcarsi in questa impresa di seminare coscienza per contribuire a cambiare alcuni aspetti che riteniamo ingiusti nella società in cui viviamo. A loro va il mio più sentito ringraziamento, per aver creduto nel mio lavoro e aver supportato questa operazione. Non ci stancheremmo mai di portare colore dove c’è grigiore, per cercare di cambiare la energia di un luogo attraverso il colore, attraverso il dialogo con i passanti, mettendo le nostre vite per una causa in cui crediamo vale la pena lottare”.