Zappia: “I contagi scendono molto lentamente, ma preoccupano i tanti cittadini che ancora non vogliono vaccinarsi”

PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale

A preoccupare il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia è “la curva dei contagi che non scende drasticamente, anzi, in qualche giorno aumenta”. E’ preoccupato Zappia poiché la situazione epidemiologia non subisce uno stop “per comportamenti che dimostrano un allentamento delle misure anti Covid”. Preoccupato anche dal diffondersi della variante Delta del Covid. Cita il professor Ricciardi, consulente del Ministro della Salute, il quale suggerisce di “mantenere la distanza e mascherina per non commettere l’errore dello scorso anno”. 

E cita il professor Ricciardi

Curva epidemiologia. Se da un lato il trend dei ricoveri per Covid scende con un buon ritmo (in provincia ci sono 7 ricoveri di cui 2 in terapia intensiva al Fratelli Parlapiano, nel cui reparto di degenza ordinaria ci sono altri tre ricoverati), il trend dei contagi procede con lenta discesa. Al 30 giugno i contagiati nella nostra provincia erano 232, mentre il 23 giugno erano 278. Insomma, il virus circola, anche nella sua preoccupante variante Delta. Ecco perché Zappia raccomanda fortemente di non allentare la guardia.  

Vaccinazioni. La preoccupazione di Zappia trova fondamento anche nel calo delle vaccinazioni. Un dato che è diffuso in tutta Italia. “I vaccini ci sono, ma sono i soggetti che devono ricevere le dosi che scarseggiano. Sono in tanti a mancare all’appello; è come se per loro la pandemia fosse finita”. Zappia ha annunciato altri open day anche mirati a soggetti over 12. “L’abbassamento della media giornaliera delle somministrazioni comporta un allungamento del raggiungimento dell’immunità di gregge”. Insomma, c’è il serio rischio che dobbiamo fare i conti con l’esperienza vissuta l’estate scora che ha poi scatenato una ulteriore ondata di contagi che è stata pesantissima. Negli ultimi giorni, la media di vaccinazione nella nostra provincia è scesa sotto il tetto delle 3.000 dosi. Molto lontana dalle 5000 vaccinazioni giornaliere dei primissimi giorni di giugno.