Elezioni amministrative maggio 2022, il Pd col dilemma: presentarsi senza simbolo?
SCIACCA. L’estate scorre e si vede anche con l’alta temperatura di questi giorni. Al fresco sembra rifugiarsi solo la politica, rimasta orfana del Consiglio comunale e che si affida a qualche “entusiasmo” per compiere un pò dell’ordinaria amministrazione, o qualche comunicato stampa. Sembra, la politica, immobile. Forse non lo è, anche perché terminando l’estate lo sguardo è a maggio 2022 quando si voterà il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale.
Mentre nel centrodestra c’è fermento per le candidature a sindaco, il cui ventaglio di nomi non è ristretto, ma almeno c’è una convergenza di diverse liste di ispirazione centrista, nasce anche la nuova aggregazione di Bellanca-Mandracchia e Settecasi che, certamente, di sinistra non ne vogliono sapere. L’azzeramento scotta ancora e va ripagato. Sembre nell’ambito centrista, vi sarebbe la creazione di una lista civica per la quale si sta interessando direttamente l’ex sindaco di Ribera Carmelo Pace.
Rimane nelle incertezze l’ambito della sinistra. Difficile chiamare l’area centrosinistra poiché, almeno, per Italia Viva sarà difficile saldare un conto rimasto bruscamente sospeso. Ma qualcosa simuove.
Pare che il PD sia orientato a non utilizzare il simbolo del partito. Molto probabilmente, in casa PD percepiscono che non è proprio attrattivo rispetto al quadrienno di governo cittadino in cui il partito di Letta è il socio unico. Pare anche che il PD sia orientato anche a non avanzare una propria candidatura. Si punterebbe su un ventaglio di liste civiche. Molto probabilmente una quaterna dove potrebbe trovare spinta propulsiva Mizzica.
La crisi del M5S- prossimo alla dissoluzione per le note vicende nazionali che vedono il quasi certo divorzio di Beppe Grillo con Giuseppe Conti- ha un altro elemento a Sciacca. La forza pentastellata è in silenzio, non v’è più attività dei meetup. L’unica voce che si sente, ogni tanto, è quella di Alessandro Curreri. La situazione attuale dei grillini di Sciacca non aiuta il connubio PD-M5S che, in altri tempi, avrebbe potuto avere un peso diverso.
Dunque, la sinistra sotto spoglie del civismo tenta di mettere su una quaterna di liste anche sulla spinta di una parte di associazionismo (dove qualcuno scalpita con evidenza) che, in questi ultimi tempi, pare guardare con piacere tale area politica.
Filippo Cardinale