Zone Franche Montane, i 133 sindaci non mollano e tornano alla carica. Lettera aperta a Musumeci (fotogallery)

SICILIA.  I sindaci dei Comuni che fanno parte della Zone Franche Montane della Sicilia non mollano e tornano, costantemente, alla carica. La loro battaglia è per ottenere iniziative finalizzate a dare concreta attivazione delle zone franche montane in Sicilia.

Lo scorso 11 maggio, il parlamento siciliano ha votato all’unanimità l’Ordine del Giorno n. 544, firmato da tutti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari, con il quale si è impegnato il Presidente della Regione ad assumere tutte le necessarie e conseguenti iniziative finalizzate a dare concreta attivazione delle zone franche montane in Sicilia, in coerenza con quanto in precedenza lo stesso Parlamento aveva espresso unanime consenso votando il «Disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, ai sensi dell’art. 18 dello Statuto, recante “Disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia”» (n. 641/A).

Una lettera aperta è stata inviata al Presidente della Regione, Nello Musumeci. Dall’11 maggio, tuttavia, “nessuna concreta iniziativa sembra sia stata assunta dal Governo della Regione nonostante l’impegno richiesto dal Parlamento, tanto che la questione, come avrebbe dovuto essere, non è stata nemmeno presentata alla Commissione Paritetica in occasione dell’incontro dello scorso 17 giugno”, è scritto nelle lettera aperta.

“Risulta che a quell’incontro avvenuto all’ARS, l’assessore per l’Economia, impossibilitato ad intervenire in quanto impegnato fuori sede per impegni istituzionali, abbia fatto pervenire una nota con “i punti salienti pendenti innanzi la Commissione Paritetica”, tranne però indicare qualsiasi riferimento alla discussione pendente sulle ZFM, proprio in esecuzione dell’ordine del giorno votato dal Parlamento, il quale, è bene ribadirlo, recita: “Impegna il Presidente della Regione a porre in essere tutte le interlocuzioni istituzionali opportune, affinché la Commissione Paritetica adotti provvedimenti idonei a trovare adeguata copertura finanziaria a sostegno delle disposizioni concernenti l’Istituzione delle zone franche montane, anche destinando, in via prioritaria, a quest’ultima le risorse provenienti dal gettito dell’iva all’importazione”.

“Inoltre, non risulta che l’Assessore regionale alle Attività Produttive abbia concluso l’iter di individuazione dei territori, quindi dell’ubicazione delle aziende ai sensi degli articoli 1 e 5 delle “Disposizioni” (sollecitato con nota del 12 aprile u.s.), la cui “puntuale definizione dei Comuni interessati ai benefici previsti dalla proposta legislativa in esame” avrebbe consentito e consentirebbe alla Ragioneria generale dello Stato di evadere in tempi brevi la richiesta ricevuta dalla Commissione Bilancio del Senato, finalizzata a “costruire la quantificazione degli oneri come previsione di spesa”.

Nella lettera viene evidenziato che “ogni giorno che passa la situazione socio economica che vivono le zone interne montane delle Terre alte di Sicilia si fa sempre più grave, per cui è urgente che il Governo della Regione assuma le necessarie iniziative affinché il percorso legislativo in esame possa concludersi positivamente in tempi brevi. Le comunità che risiedono nei 133 Comuni interessati al provvedimento delle zone franche montane non possono più aspettare. Esse necessitano di attenzioni inedite, concrete e, soprattutto, immediate”.

“Proprio a difesa dei loro interessi, non si può non rimarcare con rammarico il disinteresse che fin qui è stato dedicato alla questione proprio da parte di chi avrebbe dovuto e dovrebbe, al contrario, dedicarvi la massima attenzione, svolgendo un’azione più incisiva, assegnatole dal ruolo istituzionale e di governo proprio di Presidente della Regione”.

 

Firmato i sindaci di:

Acquaviva Platani, Agira, Aidone, Alessandria della Rocca,  Alimena, Assoro, Basicò, Baucina, Bisacquino, Bivona, Blufi,  Buccheri, Buscemi, Caccamo, Calascibetta, Caltabellotta, Caltavuturo, Cammarata, Campofelice di Fitalia, Campofiorito, Capizzi, Cassaro, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Castellana Sicula, Castelmola, Casteltermini, Castiglione di Sicilia, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Centuripe, Cerami, Cesarò, Chiaramonte Gulfi, Chiusa Sclafani, Ciminna, Contessa Entellina, Corleone, Erice, Ferla, Fondachelli-Fantina, Frazzanò, Gagliano Castelferrato, Galati Mamertino, Geraci Siculo, Giarratana, Giuliana, Godrano, Grammichele, Gratteri, Grotte, Isnello, Leonforte, Lercara Friddi, Librizzi, Licodia Eubea, Limina, Linguaglossa, Longi, Lucca Sicula, Maletto, Malvagna,  Marianopoli, Marineo, Mazzarino, Milo,  Mirabella Imbaccari,  Mojo Alcantara, Montalbano Elicona, Montemaggiore Belsito, Monterosso Almo, Motta d’Affermo, Mussomeli, Naro, Naso, Nicolosi, Nicosia, Nissoria, Novara di Sicilia, Palazzo Adriano, Palazzolo Acreide, Pedara, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Pollina, Prizzi, Raccuja, Ragalna, Randazzo, Regalbuto, Resuttano, Roccafiorita, Roccapalumba, Roccella Valdemone, Rometta, San Cono, San Fratello, San Giovanni Gemini, San Marco d’Alunzio, San Salvatore di Fitalia, San Teodoro, Sant’Alfio, Santa Caterina Villarmosa, Santa Cristina Gela, Santa Domenica Vittoria, Santo Stefano Quisquina, Sclafani Bagni, Serradifalco, Sperlinga, Sutera, Trecastagni, Troina, Tusa, Ucria, Valguarnera Caropepe, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villalba, Villarosa, Zafferana Etnea.

 

F.to il Comitato promotore:

Vincenzo Lapunzina (Associazione il Caleidoscopio), Alberto Virga (Consorzio Centro Commerciale Naturale di Gangi), Antonio Polito (CCN Petralia Sottana), Salvatore Cassisi (CCN  Polizzi Generosa), Vincenzo Spinelli (CCN di Nicosia),   Giuseppe Cità (Responsabile di zona della Confesercenti), Calogero Spitale (Responsabile di zona della CGIL), Giuseppe Profita (Responsabile di zona di CASARTIGIANI), Salvatore Bartolotta (Coordinatore dei Borghi più Belli d’Italia – Sicilia), Salvatore Bivona (Presidente Cidec Sicilia), Lidia D’Angelo (Presidente associazione Pro Piano Battaglia e Madonie)