Zappia: “Calano i contagi, ma ci sono ancora comportamenti irresponsabili. Dal 9 giugno impennata alle vaccinazioni”

PROVINCIA DI AGRIGENTO.  Di Filippo Cardinale

La curva epidemiologica scende costantemente e la sua regressione potrebbe essere più vigorosa se non si fossero sviluppati focolai in alcuni Comuni della provincia che hanno fatto registrati consistenti nuovi casi di positività al Covid. “Focolai-spiega il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zaoppia- dovuti a comportamenti irresponsabili”. Al 2 giugno il “pachiderma” dei contagi si è sgonfiato, ha perso ancora corposità fini a portare il numero dei contagiati sotto quota 500. Al 2 giugno, i positivi in provincia erano 470 contro i 557 del 26 maggio.

In un mese, dal 3 maggio al 2 giugno, i contagi sono scesi da 1.457 a 470 con 987 casi in meno. Sia il calo di positivi che di ospedalizzati è il frutto della vaccinazione che sta proseguendo con ritmi serrati che potrebbero essere ancora più significativi se le forniture dei vaccini fossero più robuste.

Tuttavia, basta un nulla, una disattenzione, che consente al virus di circolare. Come il caso di Santo Stefano Quisquina dove in un colpo si sono registrati 34 contagi causati da comportamenti disprezzosi delle norme anti contagi che hanno decretato zona rossa il paese.

Diminuiscono gli ospedalizzati che da 37 del 26 maggio scendono a 20 al 3 giugno. Fratelli Parlapiano di Ribera: medicina covid 6 ricoveri, rianimazione 1 ricovero, sub intensiva 1 ricovero. San Giovanni di Dio di Agrigento: medicina civid 12 ricoveri, rianimazione nessun ricovero

 

Vaccinazioni. Le vaccinazioni proseguono serratamente ma la media giornaliera viene rallentata a causa della disponibilità dei vaccini. A picchi di 5000 al giorno si alternano punte di 2.500. Nel grafico che segue le somministrazioni giornaliere nelle ultime 4 settimane.

Le somministrazioni effettuate tra prima e seconda dose al 26 maggio sono 231.728 e il grafico seguente mostra la ripartizione nelle varie fasce. “Dal 9 giugno-dice Zappia- ci sarà quella spallata anticipata dal generale Figliuolo poiché arriveranno forniture robuste. Questo ci consentirà di attivare altri punti vaccinali anche nelle realtà comunali più lontane o disagiate”.

Ospedale di Ribera. Zappia sottolinea l’importanza della rifunzionalizzazione dell’ospedale di Ribera post covid. Il Fratelli Parlapiano sarà un centro importante per le malattie infettive e avrà anche la riabilitazione cardio polmonari. Sarà un centro di alta eccellenza alla cui guida vi è l’infettivologo catanese Pulvirenti che ha già sottoscritto il contratto con l’Asp di Agrigento.