Tutto rimane immobile nella nostra città, anche l’incuria, l’inefficienza. Lettera di una turista che ha comprato casa a Sciacca

SCIACCA. Sul decoro della nostra città, sulla sua pulizia, sull’immagine non di efficienza che la città offre pur essendo piena di potenziale, riceviamo diverse segnalazioni. Una lettera firmata da una signora, non siciliana, che ha comprato casa a Sciacca e dove viene a trascorrere il suo tempo libero, riceviamo e pubblichiamo volentieri la sua osservazione.

Caro Direttore,
Seguo sempre con interesse la sua testata giornalistica. Come ogni anno nel periodo estivo mi trasferisco con il mio barboncino in una piccola casetta che ho comprato anni fa nel bellissimo quartiere detto di San Michele. Sono arrivata qualche giorno e, con molto rammarico, ho trovato gli stessi problemi dello scorso anno.
Ho fatto, giusto ieri, una prima passeggiata in centro. Sciacca è sempre bellissima ma trascurata. Giunta in piazza Scandaliato mi sono affacciata dal Belvedere e ho notato come la zona sottostante la piazza sia ancora chiusa al traffico e piena di sporcizia, murales. Sembra di essere in una periferia abbandonata quando in realtà siamo proprio nel centro della città.

Ho chiesto agli amici che hanno un B&b accanto al mio bilocale, come mai la via fosse ancora chiusa. Dicono che il comune non ha provveduto. Già lo scorso anno la situazione era così. Come è possibile che dopo anni nessuno non abbia ancora provveduto? Mica è un’autostrada a quattro corsie. Vedere in che stato è ridotta quella strada mi ha sconvolta perché penso che Sciacca sia veramente bella ma così in questo stato non è valorizzata. Le ho scritto un mio pensiero, di getto, prendendo un caffè nel terrazzino della mia casetta. Magari queste mie impressioni suscitano un pò di buona volontà.
Scusi per l’intrusione, Le auguro un buon fine settimana.
Patrizia Bellini.

 

Cara signora Patrizia, la nostra Sciacca è una donna bellissima ma che, purtroppo, è trascurata da chi dovrebbe averne cura. Ha una caratteristica frutto di una miopia che si è radicata. I disservizi restano nel tempo, i buoni propositi svaniscono nel giro di pochi minuti, l’ordinaria amministrazione stenta ad essere tale e si abbandona al nulla, e così, la cosa più banale per una città turistica, la scerbatura, la pulizia, riaprire una strada dopo anni di chiusura, diventano eventi eccezionali. Ciò che fa più male è la rassegnazione dei cittadini che non hanno la forza vibrante di arrabbiarsi e ingeriscono, ormai, tutto. Anche l’incuria verso la propria città, e riesce a dimenticare facilmente le responsabilità di chi ha il compito del governarla. F.C.