Zapia: “Entro settembre tutti vaccinati”. Si lavora per “liberare” ospedale Ag e dedicare i ricoveri a Ribera
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale
Nel resoconto settimanale del commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, vi è un lieve decremento della curva epidemiologica. “La curva è in discesa ma non in modo deciso. Addirittura vi sono punti di appiattimento segno che il virus circola. Una discesa resa frenata a causa di grossi focolai nei comuni di Canicattì, Palma di Montechiaro e Ravanusa”. Al 26 maggio i contagiati in provincia erano 537, mentre una settimana prima erano 752.
“I minori casi di positività- dice Zappia- sono frutto della prevenzione e della somministrazione dei vaccini”.
Anche i ricoveri diminuiscono e al 26 maggio erano 37 contro i 4 della settimana precedente. C’è un solo soggetto in rianimazione ed è ricoverato al Fratelli Parlapiano di Ribera. Zappia ha anche assicurato che non appena saranno dimessi i ricoveri al San Giovanni di Dio di Agrigento, l’ospedale non sarà più covid e riprenderanno le normali attività ospedaliere come al Giovanni Paolo II di Sciacca. L’ospedale Covid in provincia sarà quello di Ribera, il Fratelli Parlapiano. “Il ritorno alla normalità degli ospedali di Sciacca e Agrigento darà una spinta alle liste di attesa che, purtroppo, hanno subito ritardo a causa del Covid”.
Vaccinazioni. Sono stati vaccinati in provincia, al 26 maggio, 191.893 soggetti. “Entro agosto-settembre-dice Zappia- contiamo di vaccinare tutta la popolazione agrigentina”. Purtroppo, l’obiettivo di 4.000 dosi al giorno, superato in diversi giorni con punte di 5.000 somministrazioni, dipende dalla disponibilità dei vaccini. La settimana scorsa ne sono arrivati 15.000; sono garantiti i prenotati per la prima e seconda dose, ma abbiamo anche supportato altre Asp della Sicilia dirottando dosi per le loro urgenti necessità. La situazione per la settimana prossima rientra nella normalità per far fronte alla tabella di marcia prefissata”.