Sciacca, recupero chiese con fondi statali: progetti per 2 mln per lo “Spasimo ” e “San Francesco di Paola”.
SCIACCA. Con la convenzione sottoscritta tra la Regione Siciliana e il Ministero dell’Interno per definire e attuare un Piano di conservazione e restauro delle oltre 260 chiese presenti nell’Isola, appartenenti al Fondo edifici di culto (Fec), istituito dal Ministero, si apre la possibilità per Sciacca di un recupero delle due chiese: “Spasimo” e “San Francesco di Paola”. L’accordo fa seguito a un precedente incontro del presidente Musumeci con il prefetto Michele Di Bari, capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del Ministero.
Dalla Sicilia parte un segnale forte per mettere in sicurezza le chiese che necessitano di restauro, alcune centinaia. Gli interventi conservativi saranno realizzati con risorse dello Stato e tramite le Soprintendenze per i Beni culturali. Sono già 140 i progetti esecutivi. Tutelare parte del nostro patrimonio culturale e riuscire a valorizzarlo – ha aggiunto il presidente della Regione – è importante per rafforzare l’offerta turistica, perché abbiamo voglia di ospitare milioni di visitatori dopo questo anno drammatico. Sono convinto che questa sarà solo la prima di una serie di opportunità di collaborazione istituzionale».
Tra i progetti ci sono quelli che riguardano Sciacca, la chiesa dello Spasimo e San Francesco di Paola. Progetti già elaborati a dicembre scorso da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento. Soprintendenza che considera i due monumenti religiosi di grande importanza storica e la loro riqualificazione arricchisce il tesoro artistico e monumentale di Sciacca. Complessivamente, impegnano 2 milioni di euro per ambedue i monumenti religiosi.
CHIESA SANTA MARIA DELLO SPASIMO. Il progetto riguarda lavori di recupero e riqualificazione funzionale della chiesa di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. Si tratta del rifacimento della pavimentazione, del restauro apparati decorativi interni e opere d’arte mobili, del rifacimento degli impianti, dell’allestimento e arredi vari.
La chiesa a parte del complesso monumentale del Fazello. Con atto stipulato il 18 gennaio 1531 la “grande casa”, su consiglio dello storico Tommaso Fazello venne donata dagli eredi di Francesco Fazello, per fondarvi un monastero femminile sotto la regola di Santa Caterina da Siena, intitolato a Santa Maria dello Spasimo.
CHIESA SAN FRANCESCO DI PAOLA. L‘intervento previsto riguarda il recupero della pavimentazione, il rifacimento degli impianti, il restauro degli apparati decorativi interni, manutenzione straordinaria della copertura.
I Padri Minimi di San Francesco di Paola giunsero a Sciacca nel 1580 per fondarvi un loro convento. Riuscirono ad attuare il loro disegno solo 1610 quando il nobile Epifania Bianchetti donò loro una casa per adibirla a convento. Il cenobio con l’annessa chiesa vennero ultimati solo tra il 1744 e il 1749.
L’edificio religioso è ad aula unica con cappelle laterali, transetto contenuto entro i muri d’ambito e zona presbiteriale definita da abside di forma semicircolare. L’interno presenta un esuberante apparato decorativo plastico-pittorico. Il prospetto, delimitato da due ordini sovrapposti di paraste binate, è aggettivato dal portale in stile tardo barocco siciliano.
Filippo Cardinale