Per il Cga, il Consiglio comunale è “l’organo maggiormente espressivo della volontà del corpo elettorale”

SCIACCA. Nell’ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa n. 0351/2021 REG.PROV.CAU. e n.00463/2021 REG.RIC. a seguito del ricorso degli ex consiglieri Calogero Filippo Bono, Pasquale Bentivegna, Accursilvio Caracappa, Gaetano Cognata, Lorenzo Maglienti, Paolo Mandracchia, Giuseppe Milioti, Salvatore Accursio Maria Monte, per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, Sezione Prima, n. 380 del 3 febbraio 2021, c’è un passaggio molto significativo.

Il Cga rigetta la richiesta di sospensiva ma rimanda al merito con udienza fissata il 13 ottobre prossimo. Il Cga così si esprime: Considerato che le questioni dedotte in giudizio necessitano dell’approfondimento proprio della fase di merito; Ritenuto che, in ragione della rilevanza e della delicatezza degli interessi in gioco, in quanto afferenti al funzionamento dell’organo maggiormente espressivo della volontà del corpo elettorale, è necessario definire sollecitamente la controversia nel merito

Dunque, per il Cga, il Consiglio comunale è la massima espressione della volontà degli elettori. Un riconoscimento del ruolo del Consiglio comunale quale fondamento della democrazia espressa dai cittadini attraverso il voto. Questo passaggio deve far molto riflettere per evitare che il civico consenso sia solo un’appendice nell’immaginario di buona parte della comunità. Ma anche un messaggio rivolto all’organo esecutivo che, specie negli ultimi anni, ha (volutamente) sminuire il ruolo del Consiglio comunale.

Molto probabilmente, il Cga, in considerazione del ruolo del Consiglio comunale rimarcato, avrebbe dovuto mettere in calendario una udienza più a breve termine. Qualsiasi sia la sentenza di merito, una città non può essere privata per oltre un anno dell’organo maggiormente espressivo della volontà del corpo elettorale

Filippo Cardinale