Caracappa invita al pellegrinaggio a San Calogero per le Terme, il clero lo smentisce

SCIACCA. Una città fantasiosa come quella nostra difficilmente trova il paio altrove. E’ la sua caratteristica, specie quando si punta sulle forzature, quelle che tentano di dipingere col colore ciò che è buio per inconsistenza nell’azione amministrativa. E così, dopo la marcia-passeggiata-dimostrazione-trekking dei giorni scorsi, un tam tam di chat annuncia il pellegrinaggio a San Calogero per invocarlo all’apertura delle terme.

Una mail del Comune di ieri sera della 20:16 alle redazione della stampa, annunciava: “Terme di Sciacca, nuove iniziative . Attenzione ancora accesa sulla questione Terme di Sciacca dopo la marcia a piedi, Sciacca-Palermo,  promossa dall’Amministrazione comunale.  La comunità ecclesiale ha organizzato una messa nella basilica di San Calogero, su monte Kronio. Verrà celebrata domani, martedì 25 maggio, alle ore 21,00

L’Amministrazione comunale – comunica il sindaco Francesca Valenti – ha aderito all’iniziativa per tenere sempre viva l’attenzione sulla questione termale e rendere omaggio a San Calogero. Richiamando il tradizionale pellegrinaggio in onore del Santo, ne è stato organizzato uno per domani proprio in occasione della funzione religiosa in basilica. Un pellegrinaggio a piedi, aperto a tutta la città, e con l’invito alla partecipazione, dal centro fino in cima al monte per poi assistere tutti assieme alla messa. La partenza è prevista alle ore 18,45 dalla Basilica di Maria Santissima del Soccorso. 

Questo invito esteso urbi et orbi è stato poi inoltrato dall’assessore Sino Caracappa che, in questa veste, sembra il vescovo di Agrigento che con la sua autorità supera il clero saccense”.

Questa tam tam viene ribaltato anche da terzi, diventati il centro di gravità che tutto attira in questa città. “Ha chiamato l’assessore Sino Caracappa, comunicando che l’amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa del clero di Sciacca di un “pellegrinaggio per le Terme” a San Calogero domani pomeriggio con una celebrazione conclusiva in basilica. L’amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza, associazioni e comitati a partecipare, in special modo quanti hanno aderito all’iniziativa della Marcia su Palermo e non hanno potuto prendervi parte per motivi di lavoro e dei giorni feriali in cui si è svolta. Questa ulteriore marcia sotto forma di pellegrinaggio inizierà alle 18,45 da piazza Duomo e raggiungerà a piedi la basilica di San Calogero, dove sarà celebrato il momento conclusivo alle 21.

L’amministrazione comunale in primis dimentica, però, che i pellegrinaggi sono vietati per le norme anti contagio.

Dalle ore 21 di ieri sera deve essere accaduto qualcosa. Il clero si è accorto che  è stato trascinato in un vortice nel quale mischia la giornata religiosa con altro “per attirare l’attenzione” in continuità “con altre iniziative”, sempre per tenere accesi i riflettori sulle terme.

Un’altra chat in tarda serata precisa che “ha chiamato don Stefano, il parroco del Carmine, dicendo che domani non è previsto alcun pellegrinaggio a San Calogero concordato con il clero, contrariamente a quanto riferito dall’assessore Caracappa. Non ci sarà quindi alcuna Marcia di Pellegrinaggio”.

Del resto, basta guardare il programma della Festa di San Calogero. Non c’è nessun pellegrinaggio. La festa è incentrata esclusivamente sull’ambito religioso.

Tra l’altro, lo stesso programma recita: “In questo tempo di pandemia, iniziato lo scorso anno, anche quest’anno 2021 non è consentito, nel rispetto e obbedienza alle regole civili ed ecclesiastiche, effettuare l’annuale Pellegrinaggio comunitario e cittadino”.

Si ha la sensazione che si è persa la bussola e sempre più si guardi al maggio 2022 quando molti tamburi battenti di questo ultimo periodo suoneranno alle porte per chiedere i voti elettorali. Sarebbe meglio chiedere quelli religiosi e chiudersi nel silenzio di un convento.

Filippo Cardinale