Catanzaro replica a Musumeci: “Marcia sulle Terme è la voce della gente”
SCIACCA. “Il Presidente Musumeci tenta di trascinare la comunità di Sciacca ed i suoi rappresentanti istituzionali nella polemica politica con il chiaro intento di distrarre l’attenzione dal vero problema, che è quello di una grave assenza del governo regionale sui temi dello sviluppo delle risorse termali in Sicilia”.
Lo dice oggi il parlamentare regionale del Pd Michele Catanzaro, protagonista insieme alle autorità comunali di Sciacca ed al mondo delle associazioni, della marcia pacifica che questa mattina è partita da Sciacca e si concluderà venerdi 21 maggio a Palermo davanti la sede del governo regionale per chiedere la riapertura delle terme a sei anni dalla chiusura.
“Non vogliamo scendere nel terreno della polemica spicciola, della dietrologia rispondendo alla banale accusa di speculazione politica – dice Catanzaro –. Il presidente sa molto bene che sui temi dello sviluppo termale in Sicilia, ed in particolare per quanto riguarda le strutture pubbliche di Sciacca e Acireale, che sono di proprietà regionale, ci sono gravi ritardi rispetto ai roboanti annunci fatti nel corso di questi tre anni e mezzo. Non c’è una chiara progettualità, non c’è una strategia, non c’è un obiettivo bene identificato. E lo dimostrano i diversi percorsi presentati, promessi e avviati in questi anni, poi diventati veri castelli di sabbia. Il presidente sa molto bene che quella che lui definisce iniziativa “teatrale” è solo uno dei pochi strumenti a disposizione dei cittadini per fare sentire la propria voce. La “Marcia su Palermo” è la voce della gente comune, è l’indignazione di un’intera comunità e del suo hinterland, è il desiderio di gridare a tutto il mondo che questo territorio, quello che non riesce ad utilizzare una preziosa risorsa come le Terme, è lo stesso che non ha autostrade e nemmeno ferrovie. Un’area della Sicilia abbandonata da chi non ritiene la politica come vera “arte del governo”.
“La grande attenzione che Musumeci sta prestando in questi giorni alla città di Sciacca e l’annuncio stesso di un finanziamento per la riqualificazione del patrimonio – dice ancora Catanzaro – la dicono lunga sull’esito della nostra iniziativa, che è democratica e dignitosa, non “teatrale”. Musumeci è venuto a Sciacca nell’estate del 2019 ed ha visto con i suoi occhi il degrado del patrimonio termale, ma non ha mai pensato ad intervenire con la riqualificazione. Ora dà la colpa della mancanza di interesse all’emergenza sanitaria. Il presidente – continua – dia risposte concrete invece di parlare di speculazione politica, ammetta di avere trascurato lo sviluppo termale in Sicilia invece di trascinarci su una polemica che non ci appartiene. Noi difendiamo la nostra Terra e la nostra gente. La nostra marcia ci aiuta ad apprezzare ancora di più le bellezze della Sicilia, – conclude il parlamentare Pd – un territorio nel quale i giovani devono crescere e non dal quale scappare. E’ da qui che dovrebbero partire le analisi di chiunque ricopre un’autorevole carica di governo”.