Anello autostradale Castelvetrano-Gela, l’esclusione dai Fondi di Rilancio europei è il fallimento della politica
SCIACCA. Sulla esclusione, dalle priorità siciliane nel Recovery Plan, del completamento dell’anello autostradale Castelvetrano-Gela, riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione dell’ex presidente del Consiglio comunale di Lampedusa, Andrea Claudio Montana. Una riflessione amara ma reale che evidenzia, qualora non fosse ancora evidente, l’emarginazione in cui è costretta la nostra provincia. Una emarginazione che non può essere affidata solo all’amaro fato ma trova una paternità in una classe politica che, evidentemente, risulta inadeguata per un rilancio della nostra provincia. Rilancio che rimane solo nelle parole spese nel corso delle campagne elettorali. F.C.
Egregio Direttore,
leggo con notevole disappunto, talmente notevole che rasenta la rabbia, che l’autostrada Castelvetrano – Gela, che rappresenta il completamento dell’anello autostradale siciliano, non è stato inserito nel programma delle infrastrutture da realizzare con le risorse del recovery plan, il piano nazionale di ripresa e resilienza.
Stiamo attraversando un momento terribile di recessione, e questo raccordo, se venisse realizzato, aumenterebbe la capacità della nostra provincia, buona ultima in tutte le classifiche di prestigio, di affrontare e superare questo triste momento di grave difficoltà, dovuto a tante motivazioni e cause e non soltanto al covid.
Sarebbe il volano per aiutare la crescita della nostra provincia, si implementerebbero le imprese che vivono di turismo, si agevolerebbe il commercio che stenta a decollare, si sosterrebbero tutte quelle altre attività che non riescono a decollare per mancanza di infrastrutture connesse alla rete viaria e soprattutto si eliminerebbe quella strada Sciacca – Agrigento, ricca di pericolose curve e di semafori, che è soltanto una vergogna presentarla a coloro che vengono a visitare la nostra provincia.
Se il governo regionale non ha segnalato come priorità all’esame del Ministero delle infrastrutture la necessità del completamento dell’anello autostradale significa che la nostra provincia viene deliberatamente tagliata fuori dai benefici del recovery plan a vantaggio di altre province e che, soprattutto, i nostri rappresentanti al Parlamento regionale e Nazionale non hanno alcuna voce in capitolo.
Sarebbe, in questo momento, molto bello, ed è ciò che auspichiamo e suggeriamo, superando gli schieramenti politici, vederli tutti assieme, uniti dal comune amore ed interesse per la propria terra, protestare il loro malcontento alla Regione ed al Governo, minacciando, nel caso non venisse accolta la loro richiesta, ribadiamo vitale per lo sviluppo futuro della provincia, anche le dimissioni in massa quali deputati o senatori.
Si tratta soltanto di dimissioni, che tra l’altro non comportano la perdita dei privilegi già maturati, e darebbero un senso coerente e positivo al mandato che i cittadini hanno loro elargito.
Nel caso non si riuscisse ad ottenere l’inserimento del completamento di questo raccordo, ripeto vitale per il futuro delle provincia, consigliamo ai giovani di tenere sempre preparata la valigia ed essere pronti ad abbandonare la propria terra in cerca di un’altra che possa loro offrire miglior fortuna.
Andrea Claudio Montana