Ribera, l’ospedale della discordia. L’opposizione: “Il territorio senza Pronto Soccorso”
RIBERA. Da un lato il Fratelli Parlapiano si avvia al suo completo funzionamento come Covid Hospita, dall’altro si alimentano le polemiche. Il tutto in piena emergenza e in una cittadina che vive una situazione epidemiologica gravissima con un numero altissimo di contagi. Una curva in crescita già dai primi di marzo e che ha superato la cifra di 200.
La vicenda, adesso, attrae l’attenzione della politica locale sul Pronto Soccorso dopo alcune segnalazioni e dopo una lettera del sindaco inviata al direttore sanitario del presidio ospedaliero del Fratelli Parlapiano. Lettera che ha sortito una “deviazione” del Pronto Soccorso a Sciacca per i pazienti non covid.
Stasera intervengono i consiglieri di opposizione Paolo Caternicchia, Nicola Inglese, Alfredo Mulè, Federica Mulè e Giovanni Tortorici che sottolineano che “i proclami, l’enfasi delle dichiarazioni, gli impegni assunti da politici locali e non, da un ex assessore regionale, fatti recentemente e durante la campagna elettorale delle amministrative, sono stati disattesi”.
Scrivono che “dell’ospedale di Ribera non resta nulla e da oggi diventa esclusivamente presidio Covid”, motivo per cui “i riberesi e i cittadini di tutto il comprensorio si ritrovano senza area di emergenza”. “Una drammatica situazione che si aggiunge alla già preoccupante diffusione del virus a Ribera”,aggiungono.
I consiglieri scrivono che in considerazione della “criticità e dell’allarmante del momento” si astengono di “sollevare polemiche o di rivendicare posizioni assunte nei tempi scorsi sul futuro dell’ospedale”.
Chiedono, nel contempo, “che prevalga l’unità, la collaborazione, l’apporto ed il sacrificio di tutti per tentare di superare le grosse difficoltà che Ribera sta vivendo” e che “è necessario ed indispensabile, forse più di prima, che si trovino le soluzioni immediate per far riavere ai riberesi, almeno il Pronto Soccorso e gli indispensabili servizi “sopravvissuti” nel nostro nosocomio”.