Ribera “arrossisce” di nuovo: un giorno di vacanza e poi proroga della zona rossa. Il teatro della politica

RIBERA. Nella cittadina dei natali di Francesco Crispi accade di tutto e di più, nel giro di poche ore. E mentre a causa della pandemia gli spettacoli teatrali mancano, ecco quelli offerti dalla politica. E così si assiste alla “vacatio” che permette a Ribera di diventare nell’arco di 24 ore arancione, il colore del suo agrume noto e apprezzato. Un passaggio dal rosso all’arancione. Il rosso è la mezzanotte scorsa, adesso la cittadina crispina è arancione, per diventare nuovamente rossa. Si assiste anche ad una goliardia nel giorno di Pasqua, accompagnata da petardi e comportamenti che nulla hanno a che fare con il distanziamento fisico imposto dallo stesso sindaco. Goliardia che finisce sulle scrivanie della Procura della Repubblica. Un esposto da parte chi chi, presente al “colpo di scena” avrebbe dovuto impedire ciò che, invece, si è consumato.

Teatro puro a prezzi popolari, anzi gratis.

Il nostro giornale aveva, ieri mattina, annunciato che il Presidente della Regione avrebbe emesso ordinanza di proroga della zona rossa in considerazione della gravissima situazione epidemiologica. Ordinanza che ieri, tuttavia, non è arrivata pur essendo stata avanzata dall’Asp di Agrigento la necessità di altri giorni “rossi”.

Neanche il più diversamente intelligente avrebbe negato tale opportunità sulla scorta dei numeri. Forse solo il sindaco il quale, con la sua velocità che ultimamente lo sta facendo inciampare abbastanza spesso, annuncia tramite emittente di Sciacca che “ci sono moltissimi guariti”. Una frase messianica che bene si sposa con il clima pasquale ancora nell’aria. Ma un fatto è indossare la fascia tricolore (in modo errato e non al contrario), un fatto è assurgere al ruolo di guaritore in modalità biblica. Usurpare taluni compiti divini non è umano.

Stupisce il fatto che il Presidente della Regione abbia perso tempo nonostante abbia emesso nella giornata di ieri diverse ordinanza con cui prorogava zone rosse, come a Porto Empedocle, ne istituiva altre nuove coma Alessandria della Rocca e Cattolica Eraclea. Dimenticando Ribera che, purtroppo, si trova nel ciclone della diffusione del virus.

Il sindaco Ruvolo, ieri sera, avendo constatato che il miracolo delle guarigioni di massa non gli è riuscito e gli attuali contagiati sono ancora numerosi, 188, ha comunicato una seconda volta evidenziando che l’Asp di Agrigento ha richiesto la proroga della zona rossa.

Insomma, una commedia pirandelliana. Intanto, per 24 ore, si aprono le stalle, i buoi escono. Poi bisogna affaticarsi per recuperali e riportarli al loro posto.

Filippo Cardinale