«Chi e perché ha disposto tali misure? Si volevano scoprire le fonti, violando il segreto professionale? – si chiede la Fnsi – A che titolo sono state trascritte le intercettazioni relative ai colloqui tra la cronista Nancy Porsia e la sua legale Alessandra Ballerini? Perché, particolare ancora più inquietante, sono stati trascritti brani relativi alle indagini su Giulio Regeni?».
Il sindacato dei giornalisti chiede un’indagine “sull’accaduto che è di una gravità assoluta” e si rivolge al ministro della Giustizia. Reclamando risposte sulla riservatezza violata di professionisti che stavano lavorando per informare l’opinione pubblica.
In ballo c’è il principio del segreto professionale posto dalla legge come baluardo a garanzia non dei cronisti ma dei cittadini e del loro diritto a essere informati da una stampa libera. «Tutte le iniziative a tutela del segreto professionale saranno valutate nelle sedi competenti», ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna.
Peppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico, parla di “violazione gravissima della libertà di stampa”.
La procura di Trapani attraverso l’agenzia Adnkronos cerca di ridimensionare il caso: nell’informativa la trascrizione delle intercettazioni non c’è ma sarebbe solo nei brogliacci, dicono i pm. “Premetto subito che non intendo assolutamente disconoscere questa vicenda, ma voglio sottolineare soltanto che io ho preso servizio alla Procura di Trapani nel febbraio 2019, quando era già in corso l’incidente probatorio del procedimento, per cui io e le colleghe assegnatarie abbiamo ereditato questo fascicolo. Come mi ha riferito l’ex capo della Squadra Mobile di Trapani la giornalista Nancy Porsia è stata intercettata per alcuni mesi nella seconda metà del 2017, perché alcuni soggetti indagati facevano riferimento a lei che si trovava a bordo di una delle navi oggetto di investigazioni. Nessun altro giornalista è stato oggetto di intercettazioni. In ogni caso, voglio sottolineare subito che nella informativa riepilogativa dell’intera indagine depositata nello scorso mese di giugno non c’è alcuna traccia delle trascrizioni delle intercettazioni della giornalista Nancy Porsia e non c’è alcun riferimento ad altri giornalisti”.
A parlare in una intervista esclusiva all’Adnkronos è il procuratore facente funzioni di Trapani Maurizio Agnello, dopo le polemiche sulle intercettazioni della giornalista d’inchiesta Nancy Porsia, che da anni si occupa della rotta dei migranti dalla Libia.
La polemica è solo all’inizio. Fonti di via Arenula fanno sapere che il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha disposto accertamenti sull’inchiesta di Trapani sulle Ong, nell’ambito della quale sarebbero stati intercettati – secondo notizie di stampa- anche diversi giornalisti.