Il virus avanza…i contagi si moltiplicano. Si continua a sottovalutare un’emergenza mai cessata

PROVINCIA DI AGRIGENTO. I dati degli ultimi giorni riportati dall’Asp di Agrigento non lasciano dubbi né interpretazioni. Il virus è fortemente presente e tanta gente continua a sottovalutare gli effetti di un allentamento della guardia che non trova motivazione. C’è ancora parecchia gente che nonostante siano passati 13 mesi dallo scoppio della pandemia, che continua a lasciare sul campo numeri impressionanti, non ha ancora compreso che basta un leggero errore per dare ospitalità al Covid. Ma c’è di più. I comportamenti irresponsabili avvengono “di gruppo” creando focolai che moltiplicano sensibilmente i contagi.

Non c’è giustificazioni a comportamenti incoscienti. Non c’è comprensione per tutte  quelle persone che usano male la mascherina, si assembrano, organizzano incontri di festa, di schiticchi, mettono in atto quel menefreghismo che poi paga l’intera collettività. Vedi l’istituzione delle zone rosse e le restrizioni sia per cittadini che per le attività.

Il virus non guarda in faccia a nessuno, né fa distinzione tra parenti, conoscenti, feste, o riunioni gastronomiche con decine di persone. E’ il trionfo dell’incoscienza, ma anche dell’ignoranza. Era ammesso sbagliare all’inizio della pandemia quando non si aveva conoscenza di ciò che stava accadendo. Ma poi si sono succedute diverse ondate di ripresa del contagio. Una ripresa dovuta all’abbassamento della guardia.

A Sciacca si è avuta l’impennata fino a superare i 100 casi. Ora è zona rossa. A Ribera in poco più di una settimana il numero dei contagiati è di 134. Anche Ribera è zona rossa. Zone rosse sono diventate Raffadali, Palma di Montechiaro, Comitini, Siculiana, Racalmuto. Calamonaci (13) e Caltabellotta (17) sono sull’orlo di diventare zone rosse. Sull’orlo lo è anche Agrigento con 165 contagiati.

Santa Margherita Belìce sta rivivendo l’incubo dal quale è uscita poche settimane fa. Adesso i contagi lievitano e gli attuali positivi sono 19.

Raddoppiano i contagiati in due settimane in provincia e oggi sono 1.305; due settimane fa erano 606. Raddoppiano gli ospedalizzati che da 32 passano a 60. Ben 11 si trovano in terapia intensiva.

Eppure, c’è chi continua ad essere irresponsabile, a non rispettare gli unici scudi che abbiamo in attesa della vaccinazione di massa che avverrà entro l’anno.

Il caso di Ribera è emblematico: l’8 marzo i contagiati erano 8 (dopo una discesa da una cifra che si era innalzata dopo le festività natalizie), il 26 marzo, ieri, sono schizzati a 134.

Sbagliare una volta è ammissibile, ma continuare a farlo no. Dall’inizio della pandemia sono decedute in provincia 166 persone. Forse, è avvenuta anche una assuefazione ai numeri. Di certo, gli irresponsabili continueranno a farlo: è questione di materia grigia. Quando è poca, i risultati non possono che essere scarsi.

Filippo Cardinale