Turismo in provincia: Picarella spiega gli obiettivi del coordinamento tra Comuni
SCIACCA. Un piano di promozione turistica dell’immagine della provincia di Agrigento nel mondo, sulla falsariga di quanto ha fatto nelle scorse settimane la Regione Sicilia. Questo, nell’immediato, il primo intervento possibile del neonato coordinamento degli assessori al turismo dei Comuni della fascia costiera della provincia di Agrigento.
Un’idea lanciata dall’assessore al turismo del Comune di Agrigento Franco Picarella e subito raccolta da molti suoi colleghi, alcuni dei quali in determinate occasioni avevano più volte evidenziato una frammentazione delle attività e l’assenza di una rete funzionale tra chi, in particolare, intende sfruttare le potenzialità del turismo balneare e delle variegate proposte presenti in provincia di Agrigento.
Quello della promozione è oggi, nel vivo di una crisi sanitaria che da mesi blocca il settore turistico, il primo intervento da fare, richiesto con forza anche dagli operatori. Primo tassello di una programmazione che deve mettere fine al campanilismo e che permetta di creare una proposta complessiva di respiro provinciale, che parta naturalmente dalla universale attrazione della Valle dei Templi e prosegua toccando il suggestivo e variegato litorale. Da Licata a Menfi, passando per Agrigento, Realmonte, Montallegro, Siculiana, Cattolica, Ribera e Sciacca, la provincia di Agrigento deve credere nelle proprie potenzialità, ha gli strumenti per essere al pari livello con le migliori location turistiche del mondo. E di questo è convinto proprio Picarella, che con la sua proposta potrebbe finalmente creare un punto di contatto tra amministratori di enti locali e imprenditoria del settore, spesso terreno di scontro. “La promozione turistica dell’immagina della nostra provincia è una delle prime cose da fare – ci dice – la ripresa a maggio ci deve fare trovare pronti, sarà un anno in cui si deve puntare, fino ad ottobre, proprio sul turismo balneare. Ho trovato molta disponibilità, ci sono le condizioni per lavorare in perfetta sinergia. Ci siamo dati un ulteriore appuntamento per i prossimi giorni – aggiunge – ognuno di noi porterà altre proposte e in particolare parleremo di eventi da condividere e di programmare senza fare scontrare le date”.
L’assessore della giunta Miccichè dovrà trasformare le tante idee messe in campo in fatti concreti. Per questo, lo stimoliamo ricordandogli che in passato c’è chi ha tentato di cimentarsi, senza successo, in questo percorso: “E’ vero – ci dice – ma noi dobbiamo provarci. Fare l’assessore non è un privilegio, ma un servizio che ci viene affidato. La nostra cabina di regia ci farà avere un confronto permanente e dobbiamo essere competitivi con le altre destinazioni turistiche. Dopo la pandemia si parte dallo 0 a 0, ognuno dovrà giocare la propria partita e tentare di vincere. Non dobbiamo farci trovare preparati”.
Picarella sarà una sorta di “assessore provinciale al turismo”, figura oggi assente, con in più la responsabilità di chi sembra essere stato messo al posto giusto, cosa che ai tempi della Provincia Regionale raramente accadeva. .
Il nuovo coordinamento si deve confrontare anche sulle analisi e le opportunità legate al Revovery Fund, tra cui un piano di investimenti a fondo perduto affinché siano ammodernate le strutture ricettive; agevolazioni fiscali; sviluppo digitale; un piano di promozione turistica dell’immagine della nostra provincia nel mondo; investimenti specifici per puntare di più su turismo, sostenibilità e mobilità lenta. Proprio questi due ultimi aspetti fanno parte di un’azione a breve termine: “In estate avremo ad Agrigento l’avvio della Magna Via Francigena – continua Picarella – un percorso di scoperta della mobilità lenta che toccherà tutto il nostro territorio. Uno dei due percorsi partirà da Agrigento verso est, l’altro verso il versante ovest della provincia, sulla statale 115. Credo si tratti di una bella opportunità di promozione di un turismo nuovo che in questo momento potrebbe avere tanto appeal”.
Il coordinamento al prossimo incontro dovrà individuare linee d’azione comuni e promuovere iniziative scambiando ed integrando le buone pratiche. “In questo momento così difficile, così complicato, per tutti, in ogni città della Sicilia, in ogni regione d’Italia – ha commentato l’assessore Sino Caracappa da Sciacca – è fondamentale fare rete, ritrovarsi tutti assieme per ripartire e innescare un vero processo di sviluppo”.
Giuseppe Recca
tratto da LA SICILIA del 3 Marzo 2021