Avviso per asilo nido, Ruvolo risponde all’interrogazione di Caternicchia

RIBERA. Il sindaco Matteo Ruvolo risponde all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Paolo Caternicchia in merito all’asilo nido comunale. L’Avviso pubblico citato dall’interrogante con scadenza al 1° marzo, è quello rubricato “Educare in comune” ed emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a fine 2020; in particolare, il detto Avviso prevedeva interventi in una delle tre seguenti aree tematiche: A. “Famiglia come risorsa”; B. “Relazione e inclusione”; C. “Cultura, arte e ambiente”.

“Il tutto-spiega Ruvolo-  con una copertura finanziaria di €. 5 milioni per ciascuna area su tutto il territorio nazionale, elemento, quest’ultimo, che determinava una possibilità di finanziamento pari forse a meno del 10% ed in ogni caso bassissima”.
Ruvolo spiega anche che il citato avviso “non era rivolto ad alcun potenziamento dei servizi dell’asilo nido, come erroneamente ed in maniera fuorviante riportato dall’interrogante, bensì ad interventi miranti a proporre azioni a livello comunale per restituire importanza e protagonismo agli attori locali della “comunità educante”, al fine di sperimentare, attuare e consolidare sui territori modelli e servizi di welfare di comunità nei quali le persone di minore età e le proprie famiglie potessero essere protagonisti sia come beneficiari degli interventi, sia come soggetti attivi degli stessi”.

Per “comunità educante”, si intende la rete di solidarietà territoriale costituita da tutti coloro che partecipano con responsabilità, in maniera sinergica e con la stessa cultura pedagogica, alla crescita delle persone di minore età.

Ruvolo spiega, inoltre, che “quest’ Amministrazione ha già avviato un percorso, che si ritiene virtuoso, destinato a costruire una comunità educante non solo a livello comunale ma a livello di Distretto socio sanitario. Avviare un percorso di comunità, come recitava l’avviso in questione, significa creare una rete con tutti gli attori locali, prime fra tutte le amministrazioni dei comuni del distretto, – prova ne è le numerose riunioni di comitato dei Sindaci del Distretto – miranti a ricostruire, anzi meglio a costruire ex novo modelli e servizi di welfare di comunità a servizio dei cittadini di ogni fascia d’età del nostro Distretto Socio-Sanitario”.

“Grazie al lavoro ed alla volontà di tutti i Sindaci del Distretto, ci apprestiamo alla costituzione di una long list aperta a tutti i necessari attori: scuole, associazioni di categoria, cooperative sociali, associazioni no profit, ecc. Tutto ciò sarà destinato a diventare il fulcro propulsivo per le future progettazioni, “condicio sine qua non” per reperire e spendere bene le risorse finanziarie necessarie”, aggiunge il sindaco.