Da lunedì Sicilia in zona gialla. Ecco l’ordinanza di Musumeci

E’ ufficiale: la Sicilia torna in giallo allo scadere dell’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

I dati più che confortanti dell’indice di contagio Rt, pari allo 0,66%, al momento il più basso registrato in Italia (a fronte di una media nazionale dello 0,95%), ha decretato il passaggio dall’attuale zona arancione a quella gialla. Altro parametro confortante è quello relativo ai ricoveri nelle terapie intensive che nell’Isola si attesta al 20%, con numeri, anche in questo caso, tra i più bassi del Paese. A questi dati si sono aggiunti anche i numeri del bollettino quotidiano sull’andamento dei contagi: 491 nuovi positivi rispetto ai 760 del giorno precedente con un tasso ancora in discesa al 2,1%, 21 morti (cinque in meno di ieri) e ben 1.818 guariti. Per non parlare del calo costante dei ricoveri di pazienti Covid.

Il passaggio della Sicilia dall’attuale zona arancione a quella gialla era già nell’aria da alcuni giorni, da quando in particolare i contagi sono passati dai quasi 2000 di qualche settimana fa ai sotto 1000 dei giorni scorsi. Il governatore siciliano, per prudenza, aveva frenato sugli entusiasmi della prossimità al giallo annunciando, qualche giorno fa, di voler aspettare proprio i dati di oggi. I numeri sanciscono adesso ufficialmente il passaggio dalla zona arancione a quella gialla a partire dal 15 febbraio.

Ordinanza 12 febbraio 2021

Spostamenti

Ci si può spostare tra le 5 e le ore 22, all’interno della regione. Gli spostamenti verso altre regioni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Resta in vigore anche il coprifuoco: dalle 22 alle 5, ci si può muovere da casa s+-olo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Visite a parenti o amici

E’ consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Bar e ristoranti

È possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questa fascia oraria agli esecenti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.

Attività commerciali al dettaglio e centri commerciali

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Vanno comunque rispettate le norme sul distanziamento, sugli ingressi scaglionati e sulla sosta nei locali solo per il tempo necessario all’acquisto dei beni.

Cultura

Riaprono i musei dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con ingressi contingentati e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.

Attività motoria o sportiva

È possibile praticare l’attività venatoria. rimanendo sempre all’interno della propria Regione o Provincia autonoma. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.