Al Comune di Sciacca si incappuccia la graduatoria dell’attribuzione della progressione economica
SCIACCA. Può un troppo allargato senso della privacy mettere il cappuccio al diritto della trasparenza che deve caratterizzare un Ente pubblico? Soprattutto, “la privacy” non può essere la coperta per coprire atti e graduatorie partorite dal Comune di Sciacca.
Il mezzo di massima trasparenza, l’albo pretorio online, viene così riposto sull’altare del sacrifico in base ad un concetto di “privacy” che, sinceramente, ci appare non solo ridicolo, ma assurdo. E così la selezione interna riservata al personale dipendente a tempo indeterminato per l’attribuzione della progressione economica orizzontale diventa un muro di gomma verso cui batte e rimbalza all’indietro la osannata trasparenza della pubblica amministrazione.
E’ il caso, per citare un esempio (ma sono tanti) della determinazione n. 197 del 28 dicembre 2020 del Dirigente del 7° Settore Polizia Municipale.
Ebbene, è stata pubblicata online la determina (determina_n_197 ) ma essa non contiene la graduatoria, come se si trattasse di un club privato. Eppure, club service come Rotary e Lions pubblicano i loro soci. Al Comune di Sciacca non è possibile. Si oscura la graduatoria di un personale alle dipendenze di un Ente pubblico.
La trasparenza si arena, si infrange sugli scogli. Il cittadino non vuole sapere “fatti privati” dei dipendenti, né la rubrica telefonica, né le chat degli smartphone privati.
Eppure, tempo fa era intervenuta, a proposito della trasparenza del Comune di Sciacca, anche l’associazione Acquario, ma nulla è cambiato. Nell’albo vengono pubblicate le determine a non gli allegati. Il tutto in nome della assai larga interpretazione del “diritto alla privacy”, offendendo il diritto alla trasparenza del cittadino.
A Sciacca la normativa sulla trasparenza nella pubblica amministrazione, quella Pubblica Amministrazione che dovrebbe essere la “casa di vetro”, non viene adeguatamente applicata.
E non a torto lievitano le lamentele da più parti, dal sindacato DiCCAP- SULPL, sindacato di categoria della Polizia Municipale, per la mancata trasparenza da parte degli uffici comunali. Ritornando alla determina di cui abbiamo scritto, sono passati ben 25 giorni dalla sua pubblicazione, ma ancora oggi sembrerebbe non sia dato sapere agli agenti di Polizia Municipale, chi sono i fortunati che hanno avuto l’agognata progressione.
Il coordinatore provinciale DICCAP parla di una prassi consolidata. Le determine di liquidazione delle indennità non vengono più pubblicate con gli allegati, e ciò oltre a danneggiare il lavoratore che non può controllare eventuali errori nei conteggi, di fatto esclude qualsiasi cittadino da poter controllare come vengono spesi i soldi pubblici.
Filippo Cardinale