Annullato debito tributario di 4 mln di euro ad azienda saccense. La CTP accoglie istanze difensive

SCIACCA. Annullato il debito tributario di 3.950.0000 euro a carico di una azienda saccense e la sinergia di forze tra l’avvocato Ignazio Bivona e il commercialista Antonino Calascibetta si replica producendo un ennesimo risultato positivo di giustizia tributaria. La Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento con 17 sentenze ha, dunque, cancellato un ingente debito tributario che gravava su una importante azienda che opera nel territorio saccense.

L’Agenzia delle Entrate aveva inviato e notificato nel 2017 una serie di avvisi indirizzati alle due società del gruppo saccense ed ai soci. Gli avvisi impugnati avevano quale atto presupposto un accertamento della Agenzia delle Entrate di Agrigento la quale ha fondato le proprie contestazioni sulla base di elementi che sono stati ritenuti dal giudice tributario non gravi, nè precisi, nè concordanti, in violazione dei Principi di legge imposti, dall’ art. 39 del dpr 600/1973 e dell’art. 54 del dpr 633/1972 per omessi ricavi .

I difensori della noto gruppo societario, l’avvocato Ignazio Bivona e il commercialista  Antonino Calascibetta hanno dimostrato nel merito che le somme richieste non erano dovute e che le contestazioni erano prive di sostegno in fatto ed in diritto.

Precedentemente già il GIP del Tribunale di Sciacca aveva disposto l’archiviazione su richiesta della Procura della Repubblica, già in quella sede era stato accertato che la condotta della società e dei suoi soci era stata legittima e priva di rilievo penale.

La decisone adottata dalla Commissione Tributaria ha sancito il principio secondo il quale, sebbene il giudizio tributario ha propria autonomia rispetto a quello penale, non si può in ogni caso prescindere da questo ultimo quando la valutazione complessiva è basata su fatti precisi e concordanti, nel caso di specie la difesa è riuscita a fornire la prova che tutti gli elementi valutati nel suo complesso davano preciso riscontro In ordine alla corretta condotta tenuta dal gruppo saccense.

Il lavoro espletato dai due professionisti ha fatto si che il gruppo saccense non pagherà le somme richieste in quanto non dovute per circa 4 milioni di euro, con tutti i consequenziali benefici.