Assembramenti davanti agli uffici postali, la Cisl chiede la presenza delle forze dell’ordine
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Troppi assembramenti davanti agli uffici postali. Presenze massicce di persone che cozzano contro le misure anti contagio covid. L’allarme e l’S.O.S. viene dalla Cisl Slp siciliana. Preoccupazione rilanciata dal rappresentante provinciale della Slp Cisl, Pietro Ribecca.
Disposizioni sul distanziamento sociale (stabilite dai Dpcm) consentono solo un numero limitato di clienti all’interno dei locali degli uffici postali. Il sindacato fa presente che “purtroppo, le attese dei clienti per l’erogazione del servizio sociale, si sono obbligatoriamente trasferite all’esterno della struttura, con notevoli disagi. Sono sotto gli occhi di tutti le lunghe attese fuori dagli uffici postali con il concreto pericolo di contatto, per il mancato distanziamento, che mette a serio rischio di contagio, cittadini e operatori”.
“La conseguenza è il caos, i litigi frequenti e la continua emergenza con la presenza, quando è possibile, delle forze dell’ordine”.
Tutto questo, naturalmente, si si percuote nei confronti dei lavoratori delle Poste. “Quest’ultimi- sdenuncia la Cisl- sono costantemente insultati e rischiano, a volte, l’incolumità fisica. Il rimballo di responsabilità, tipico costume italiano, la fa da padrone! Tutti conoscono il problema, nessuno risponde. Addirittura, qualche solerte amministratore comunale vorrebbe contestare, attribuendone la responsabilità dell’assembramento esterno al direttore dell’ufficio”.
La Cisl suggerisce tre soluzioni: Ampliare apertura di sportelli con più impiegati; vigilanza o figura che possa gestire il caos all’ingresso degli uffici; riapertura di uffici postali che l’azienda ha deciso di chiudere.
La Cisl ha anche sollecitato, in alcune province, l’intervento della Prefettura per contribuire alla soluzione del problema.