Avis Sciacca, confermata l’espulsione di Giuseppe Dimino. “Deleghe artefatte” in un’assemblea dello scorso anno
SCIACCA. Confermata l’espulsione di Giuseppe Dimino da Presidente dell’Avis di Sciacca con consequenziale perdita di tutti i diritti inerenti la qualifica di socio. La decisione è stata sancita anche dal Collegio Nazionale dei Probiviri dell’Avis.
In buona sostanza, il Collegio dei Probiviri annulla l’Assemblea dei soci Avis, tenutasi a Sambuca di Sicilia il 29 febbraio 2020. Un’Assemblea contenente un difetto di convocazione, e “con la sottoscrizione di 160 soci che hanno dichiarato “di non aver ricevuta alcuna convocazione”. Ma anche una vicenda che danneggia l’immagine dell’Avis nel fatto ritenuto più grave e cioè che “diverse deleghe acquisite per valide nell’assemblea del 29 febbraio 2020 sono da ritenere chiaramente, oltre ad essere rafforzate dalle dichiarazioni dei soci rese nel corso della seduta del Collegio regionale di primo grado (Sicilia) il 12 luglio 2020”
La vicenda nasce dalla denuncia di un socio difeso dall’avvocato Baldo Ficani e che decise, lo scorso mese di marzo, di impugnare la delibera assembleare Avis di approvazione del bilancio 2019, a seguito della mancata convocazione di circa 160 soci e del mancato rilascio di copia dei documenti amministrativi e contabili relativi alla predetta Assemblea.
Comportamenti che cozzano e ledono i diritti dei soci e le disposizioni statutarie Avis. Il Collegio di secondo grado, quello nazionale, dell’Avis, ha quindi ritenuto del tutto proporzionata la sanzione dell’espulsione comminata a Giuseppe Dimino in primo grado al Dimino. In primo grado è stato accertato che alcune delle deleghe allegate al verbale assembleare erano state artefatte.
Per quanto riguarda la decisione da adottare a carico dei restanti membri del Consiglio Direttivo, il Consiglio nazionale ha rimesso gli atti, per un adeguato contraddittorio, al Collegio di
primo grado per decidere su eventuale provvedimento sanzionatorio a loro carico.