Governo regionale, anche in questo giro Sciacca va in… bianco

SCIACCA. Non è accompagnato dai “botti” il rimpastino del governo regionale e in particolare l’ingresso in giunta di Marco Zambuto.

Intanto non c’è ancora nessuna nota ufficiale da Palazzo d’Orleans riferita alla nomina di Marco Zambuto e Toni Scilla in quota Forza Italia. Arrivano solo conferme indirette, ma non ci sono dubbi, anche perchè lo stesso Zambuto sta ringraziando quanti lo stanno chiamando ormai da un paio di giorni, e non solo per gli auguri di buona anno.

Ma gli scontenti sono tutti, soprattutto in provincia di Agrigento, dove alle plateali proteste di Vincenzo Giambrone, condite dall’addio al partito (Miccichè gli aveva promesso l’assessorato), si aggiunge anche la probabile delusione di Maria Antonietta Testone, che sembra però non voler seguire l’azione scomposta di Giambrone. Anche lei, comunque, giorni fa aveva sottolineato, prima ancora della scelta di Gianfranco Miccichè di nominare Marco Zambuto, quanto sia importante la presenza in Forza Italia di persone come lei, che con coerenza sono state sempre all’interno del partito, anche quando le cose andavano male. Un’espressione che sembrava voler rimarcare la necessità che si desse il giusto riconoscimento ai militanti storici. Così non è invece stato con la scelta dell’ex sindaco di Agrigento. La Testone crediamo comunque che preferirà non alimentare ulteriori polemiche. 

E’ vero che la provincia di Agrigento sarà rappresentata, cosa che non avveniva da tempo, ma è anche vero che anche in questo giro non c’è stato spazio per la città di Sciacca. Non sarà importante, ma avere un saccense nella giunta regionale potrebbe aiutarci ad avere quel contatto diretto che sembra mancare.

Si danno un gran da fare i deputati saccensi Michele Catanzaro e Matteo Mangiacavallo, che nell’ambito del loro gruppo viaggiano adesso entrambi su strade moderate, ma non hanno l’auotrità che ovviamente avrebbe un assessore.

Ma a fare partire male il rimpastino è anche la polemica sulla presenza di donne nel governo. E’ la prima giunta integralmente al maschile ed è saltata anche la possibilità di avere nell’esecutivo Margherita La Rocca Ruvolo. Bisognerà attendere il prossimo giro, potrebbe esserci spazio per lei e per Giusy Savarino.