Gli ex consiglieri al Commissario: “Diffidi il sindaco per la mancata presentazione delle relazioni annuali”

SCIACCA. Non mollano la presa gli ex consiglieri comunali Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Lorenzo Maglienti, Pasquale Bentivegna, Gaetano Cognata, Salvatore Monte e Silvio Caracappa. Hanno inviato una lettera al commissario Pietro Valenti che sostituisce il Consiglio comunale sciolto.

Sollecitano il Commissario a diffidare il sindaco a presentare le relazioni annuali “così come prevede la Legge Regionale n. 7 del 26/08/1992 all’art. 17 così come modificato dalla Legge Regionale 17 del 28/12/2004 art. 127”.

Evidenziano al Commissario che il sindaco “non ha mai relazionato in Consiglio Comunale sullo stato di attuazione del rientro del disavanzo da Rendiconto degli esercizi 2017 e 2018”. E citano la legge di riferimento, l’art. 188 c. 1 del DLgs 267/2000.

Inoltre, gli ex consiglieri rimarcano come “il confronto fra Amministrazione e maggioranza da un lato, e il resto delle opposizioni è sempre stato improntato al mancato rispetto politico e istituzionale riconoscimento degli avversari politici da parte di chi ha vinto le elezioni, tentando inoltre di sminuire il ruolo del Consiglio Comunale che quasi sempre era chiamato a dover ratificare deliberati e quasi mai a discutere invece di questioni importanti per la città”.

Chiosano che “l’aspetto più grave, che in diverse occasioni l’azione amministrativa della Giunta Valenti sia stata improntata al non rispetto delle norme”.  Fanno rifgerimento alla vicenda delle delibere di variazioni del bilancio poi revocate.

Ma non solo: “Il non rispetto delle norme a cui facciamo riferimento  anche il mancato rispetto dei parametri di deficitarietà (anno 2018 e 2019), i continui disavanzi negli esercizi della gestione Valenti (2017, 2018 e 2019), per non parlare dell’aumento del costo del servizio della gestione rifiuti ed altro ancora”.

Invitano, infine, il Commissario Pietro Valenti, anche nella sua qualità anche di Ispettore Regionale, “di far si che in questo Comune si torni ad una situazione di regolarità amministrativa”.

e di diffidare il Sindaco ad adempiere. Le chiediamo inoltre, ove lo ritenga, di informarci sulle Sue determinazioni in proposito.