Manutenzione da tempo carente, lo stato di agitazione dei lavoratori altra “botta” per Sciacca

SCIACCA. I lavoratori del servizio idrico in provincia di Agrigento, ieri in assemblea e da tre giorni in stato di agitazione, non sono stati convinti dalla rassicurazione che ieri il presidente e il direttivo dell’Ati hanno diffuso alla stampa.

Il presidente Francesca Valenti e il comitato direttivo dell’Ati hanno precisato che il Piano d’ambito del servizio Idrico Integrato in corso di approvazione da parte dell’Assemblea “non prevede né licenziamenti, né esuberi”. Ed hanno aggiunto che questo aspetto sarà esplicitato con maggiore chiarezza corso dell’Assemblea dei Sindaci di domani, mercoledi.

Una vertenza che arriva in una fase storica in cui si dovrebbe pensare seriamente al futuro del servizio idrico, alla diminuzione delle tariffe, alla ristrutturazione delle reti attraverso i finanziamenti pubblici.

Le preoccupazioni sono legittime, ma sono legittime anche le preoccupazioni dei cittadini. A Sciacca la manutenzione alla rete idrica non è efficiente, ci sono perdite che attendono da mesi (via Amendola, Carbone e Foggia), le riparazioni si fanno ormai raramente, ditte che fanno interventi per conto della Gestione commissariale non ce ne sono. E se si verifica un problema ai pozzi, cosa che accade spesso ? Che rischio si sta correndo a Sciacca con lo stato di agitazione dei lavoratori ?