Il Comune di Sciacca è “strutturalmente deficitario” anche nel 2018 e non solo nel 2019

SCIACCA. Colpo di scena. Carràmba! Che sopresa, direbbe Raffaella Carrà. Sapevamo, anche ufficialmente, che il Comune di Sciacca si trovasse nella condizione di “ente strutturalmente deficitario” nel 2019, invece la realtà afferma che lo è dal 2018. Da due anni, il Comune di Sciacca veste questo profilo non proprio di Ente virtuoso. Tutt’altro.

Già nel 2018, il Comune di Sciacca aveva superato i parametri degli indicatori di deficitarietà strutturale. A sancirlo ufficialmente sono atti amministrativi. La proposta di Deliberazione al Commissario Straordinario in sostituzione del Consiglio comunale, da parte del Sindaco, n. 19 dell’11 dicembre 2020, la Delibera della Giunta comunale n. 156 del 14 dicembre 2020, la Delibera del Commissario Straordinario in sostituzione del Consiglio comunale, n. 72 del 14 dicembre 2020.

Sono tre atti deliberativi in cui Giunta comunale e Consiglio comunale sostituito dal Commissario straordinario, prendono atto del superamento dei parametri degli indicatori di deficitarietà strutturale 2018.   Bingo! Già da due anni consecutivi, il Comune di Sciacca è strutturalmente deficitario.

Per la stragrande maggioranza dei saccensi il profilo di “ente strutturalmente deficitario” significa poco. Né possiamo dilungarci in tecnicismi che farebbero calare le palpebre anche a chi soffre di forte insonnia. Basta leggere l’articolo 243 del Tuel (Testo unico enti locali). Esso dispone che gli enti strutturalmente deficitari siano sottoposti al controllo centrale della Commissione peer la stabilità finanziaria degli enti locali sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale.  Questo significa che per le assunzioni, anche quelle in mobilità, il Comune di Sciacca deve essere autorizzato dalla Commissione centrale presso il Ministero dell’Interno.

Intanto, la situazione ormai ufficializzata di ente strutturalmente deficitario con le delibere sopra citate va anche messa su piattaforma telematica della banca dati della pubblica amministrazione (BDAP). Dunque, gli Uffici di Ragioneria comunicheranno nella piattaforma il profilo deficitario con il rendiconto di gestione 2018. La Piattaforma è istituita presso la Ragioneria Generale dello Stato del Ministero Economia e Finanza.

Il parametro (P5) di deficitarietà per l’esercizio finanziario 2018 è emerso dalla verifica della Corte dei Conti. Tale parametro oggi risulta superato rispetto al limite dell’1,20% previsto dal Decreto Ministero dell’Interno del 28/12/2018. Il superamento è del 2,8%.

L’articolo 242 del Tuel recita che “sono da considerarsi in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio, rilevabili da un apposita tabella, predisposta con il Rendiconto della gestione, contenente parametri obiettivi dei quali almeno la metà presentino valori deficitari.

Le conseguenze per enti strutturalmente deficitari sono elencate nell’articolo art. 243 del Tuel: controllo preventivo sulla compatibilità finanziaria della dotazione organica e di
eventuali assunzioni, da parte della Commissione finanza degli enti locali; controllo in materia di copertura del costo complessivo dei seguenti servizi: servizi a domanda individuale non inferiore 36%; servizio acquedotto non inferiore 80%; servizio smaltimento rifiuti 100% (normativa vigente); sanzione pari al 1 % delle entrate correnti del rendiconto penultimo esercizio.

Per quanto riguarda l’assunzione del personale, anche in mobilità, l’iter avviato dal Comune deve ottenere l’autorizzazione da parte della Commissione centrale sopra citata. Dunque, siamo un Comune strutturalmente deficitario da due anni,2018 e 2019. Sapevamo un anno, il 2019, ma adesso abbiamo assunto la consapevolezza del bis.

Filippo Cardinale