Acqua, arrivano i conguagli e le polemiche. Cittadinanzattiva telefona al presidente dell’Ati… che non risponde
PROVINCIA DI AGRIGENTO. Il servizio idrico è fonte di polemica. Non solo per i disservizi ma anche per l’esosità delle bollette. Ora scoppia la grana sui conguagli. Nei giorni scorsi i cittadini hanno ricevuto bollette riferite al 2018, inviate dalla Girgenti Acque gestione commissariale, gestore dopo l’approvazione (estate scorsa) delle tariffe da parte dell’Assemblea Territoriale Idrica con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia. Un’approvazione che ha sbloccato appunto solo nei mesi scorsi la possibilità della fatturazione, con la conseguenza che oggi i cittadini si stanno trovando a dover pagare somme non da poco e che fanno riferimento a due anni fa.
Una vicenda che ha fatto imbufalire Cittadinanzattiva di Agrigento. L’associazione stigmatizza la mancanza di contatto con il presidente Francesca Valenti. “Abbiamo più volte cercato di metterci in contatto telefonico per potere avere un incontro chiarificatore con il sindaco di Sciacca – scrive in una nota Pippo Spataro -. Siamo stati pazienti, infatti abbiamo aspettato parecchi giorni, per avere solo un riscontro telefonico con tale presidente, anche se ci siamo fatti annunciare telefonicamente parecchie volte come Cittadinanzattiva”.
L’associazione chiede quindi adesso un incontro ufficiale con l’Ati per “dipanare e chiarire gli aspetti di questi adeguamenti sopra citati, che tra l’altro cadono, in un periodo molto buio economicamente, come quello che stiamo vivendo tutti, a causa del covid, con persone che hanno chiuso le loro attività, con persone che hanno subito licenziamenti, con cittadini disperati perché non sanno più mettere assieme il pranzo con la cena, con amministratori di vari condomini, che ci dichiarano di non potere affrontare tali spese, perché i condomini non sono in grado di pagare tali adeguamenti”.