Covid, il commissario Zappia fa il punto della situazione. In calo i ricoveri, nessuna criticità per posti letto negli ospedali

PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale

La situazione epidemiologica della nostra provincia viene diffusa alla stampa con report giornalieri. Report pieni di numeri che, talvolta, si scostano di qualche unità con le comunicazioni dei sindaci su Facebook a causa dell’orario di chiusura del report quotidiano. Può accadere che alle 17 si chiude il report dell’Asp, che poi viene trasmesso ai livelli superiori, passando dalla Regione e terminando a Roma, mentre ai sindaci viene trasmesso anche casi risultati positivi il cui esame  certificato del tampone giunge all’Asp dopo le ore 17.

I report giornalieri danno l’idea complessiva, ma non entrano nel dettaglio. Un report, invece, più esteso nel periodo offre un quadro più interessante. Ma soprattutto dà l’idea reale della curva epidemiologica e cosa accade al suo interno. Un dato, questo, sotto i riflettori del commissario Zappia. La criticità dei posti letto negli ospedali è un punto fondamentale per l’emergenza sanitaria e tiene bene in evidenza “la pressione” nelle strutture ospedaliere.

L’idea del commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, di fare un punto settimanale della situazione epidemiologica nella nostra provincia è una novità che offre una giusta lettura dell’andamento. In modo particolare, offre il quadro dell’ospedalizzazione dei soggetti positivi al Covid, entrando nel particolare dei ricoveri che occupano posti letto in reparti sensibili e importanti, come ad esempio la Rianimazione. Insomma, si va oltre l’incremento di poche unità quotidiane contagiate dal virus. Unità che generano più un allarmante, e spesso inutile,  dibattito fuorviante sui canali social, che un serio quadro per capire ciò che accade realmente nella nostra provincia sotto l’aspetto epidemiologico.

Abbiamo preso spunto dal video settimanale (ogni venerdì) con il quale il commissario Zappia illustra l’andamento dei sette giorni per entrare subito nell’aspetto che il massimo vertice dell’Asp ritiene importante. Non possiamo che concordare con lui, in quanto la criticità risiede proprio nei posti letto disponibili, specie per i contagiati che hanno bisogno dell’ospedalizzazione e, peggio ancora, del trattamento invasivo, cioè l’intubazione.

SITUAZIONE OSPEDALI

La tabella che segue offre il quadro dei posti letto occupati e disponibili in Rianimazione generalista e Covid, e anche Utic (cardiologia). Dà il quadro chiaro dello stato attuale relativamente ai reparti più interessati a patologie importanti.

A Sciacca, la situazione attuale è la seguente:

Rianimazione generalista: posti letto totali 8, occupati 1, in intubazione 1 occupato

Rianimazione covid: posti totali 6, posti letto occupati 2, di cui 2 intubati

Terapia intensiva in cardiologia: posti letto 8, occupati 7

Ad Agrigento la situazione è la seguente:

Rianimazione generalista: posti letto totali 8, occupati 8,  3 in intensiva e 5 invasiva

Rianimazione covid: posti totali 14, posti letto occupati 5,  3 intensiva e 2 invasiva

Terapia intensiva in cardiologia: posti letto 8, occupati 3

A Canicattì:

Terapia intensiva in cardiologia: posti letto 4, occupati 4, in intensiva 1

 

Per quanto riguarda i contagi la tabella seguente offre chiaramente la visione di un forte innalzamento della seconda ondata che comincia la salita a ottobre e si innalza drasticamente a novembre. Al 26 novembre risultano positivi 1.101. Dall’inizio della pandemia sono stati complessivamente 2.216 i soggetti contagiati. I contagi in rialzo sono dovuti anche all’aumento dei tamponi effettuati e agli screenig effettuati e che continuano ad essere effettuati. Un monitoraggio “di massa”.

 

A fronte dei contagi, la seguente tabella offre la curva dei guariti. A fronte dei numerosi contagi, corrisponde anche un importante numero di guariti che dall’inizio della pandemia risultano 1.051. Da notare che nel mese più critico, quello di novembre, fortunatamente la curva dei guariti si innalza in modo importante.

 

Qui di seguito, invece, il trend dei casi di soggetti gestiti in regime di degenza ordinaria, semintensiva, intensiva e lowcare. E’ chiaro, nella tabella, evincere che negli ultimi giorni la curva si è invertita e ha iniziato la discesa. Attualmente, al 27 novembre, su 1.225 soggetti positivi sono ospedalizzati in 76, e 5 sono in tereapia intensiva con intubazione. Sono assistite a domicilio 1.149 persone.

Per quanto riguarda i decessi, purtroppo la seconda ondata ha registrato l’innalzamento di casi. In modo particolare nel mese di novembre. Complessivamente, dall’inizio della pandemia, sono deceduti 64 persone.

La tabella seguente si riferisce al 27 novembre e riguarda i singoli Comuni agrigentini.

In provincia di Agrigento, dall’inizio della pandemia al 27 novembre sono stati effettuati 37.4733 tamponi. Di questi, 2.380 sono risultati positivi. Su una popolazione di 433.450, i positivi incidono lo 0,5490%.

 

Nel video, il punto della situazione al 27 novembre svolto dal commissario straordinario Mario Zappia. Un video interessante e che consigliamo di vedere.