Camera del Lavoro Cgil: “Amministrazione ci dica la strategia per crescita turismo”
SCIACCA. In un intervento piuttosto articolato, il segretario della Camera del Lavoro Cgil di Sciacca, Franco Zammuto, fa un esame della situazione cittadina e torna a parlare delle grandi potenzialità della città per superare la fase globale di difficoltà economica e sociale che ovunque si sta vivendo.
Per Zammuto, il turismo deve essere la stella polare per chi amministra. Con una programmazione, una precisa strategia, un programma. Senza l’estemporaneità che purtroppo sta caratterizzando questo periodo.
Pubblichiamo il suo interessante intervento che contiene idee e proposte:
Se le Terme non riapriranno, se nel centro della città non nasceranno alberghi per diversificare l’offerta turistica, il nostro centro storico non potrà mai rinascere.
Che il centro storico di Sciacca non è “l’ombelico del mondo”, come ebbe a dire l’assessore Leonte durante una fase concitata tra l’Amministrazione comunale e il comitato “Spazio centro”, in pieno periodo Covid 19, è certamente vero. Ma solo perché la metafora utilizzata, “geniale” e di grande effetto, non era la metafora giusta e adatta al problema. Ma, volendola mutuare per affrontare la questione, si può dire che, se è vero che il nostro centro storico non è l’ombelico del mondo, è anche vero però che è l’ombelico della nostra città.
Il fatto che l’espansione urbanistica di Sciacca abbia spostato il centro commerciale nella parte ovest fuori Porta Palermo e la nuova zona della Perriera non significa che il centro storico debba perdere dinamismo, vivacità e grandi prospettive. Se avessimo mantenuto il dinamismo e la vitalità turistica degli anni 70-80 adeguandola alle nuove esigenze e regole d’ingaggio che il turismo richiedeva, il centro storico non si sarebbe mai svuotato, diventando il salotto di Sciacca e il centro commerciale naturale, come qualcuno lo definisce, e sul quale molti commercianti hanno puntato e puntano invece di essere abbandonati a se stessi come se il problema riguardasse solo loro. Per una città che da vent’anni si dichiara a “vocazione turistica” è la plastica rappresentazione del fallimento dell’obiettivo.
L’intervento della Camera del Lavoro di Sciacca, oggi, vuole essere un invito all’Amministrazione Comunale della città a non abbandonare o, a non rinunciare, a mettere in campo una strategia economica o una visione per recuperare il principale fattore di crescita della nostra economia che è il turismo, coinvolgendo tutta la classe politica, dirigente e le categorie sociali del territorio intero.
Credere che le società “Sciacca Mare”, il “Verdura Resort” e i b&b possano essere sufficienti a garantire lo sviluppo agognato e riempire il centro storico senza riaprire le terme o privando la città di strutture alberghiere in centro per diversificare le offerte turistiche, è pia illusione.
Rinunciare alle terme che hanno rappresentato la ragione stessa della nascita della città di Sciacca,Terme Selinuntine la sua prima denominazione, non è solo una ragione emozionale-sentimentale, ma è fattore di crescita e di sicuro sviluppo economico.
Come Camera del Lavoro ci sentiamo anche di proporre il recupero del Convento San Domenico, che un’ insostenibile spartizione proprietaria fra ex provincia di Agrigento, Demanio e Comune di Sciacca ha finito con il condannarlo da anni ad abbandono e degrado, del palazzo dei Gesuiti, oggi sede degli uffici del comune e sede dell’Amministrazione, e di riprendere con decisione la problematica della costruzione del nuovo carcere in contrada S. Maria, da tempo fra gli obiettivi del Ministero della Giustizia, che consentirebbe di avere da un canto una struttura penitenziaria moderna ed efficiente e d’altro la possibilità di intraprendere un sapiente restauro, per il quale non mancano competenze professionali e maestranze, trasformandolo in un albergo fascinoso ed elegante in pieno centro storico, così come le due altre imponenti strutture a cui abbiamo accennato.
Pensiamo che anche in un grave momento in cui il principale obiettivo resta la lotta contro la pandemia, non si debba abbandonare la programmazione di grandi progetti per un rilancio futuro, quando questa emergenza sanitaria si sarà finalmente conclusa e si imporrà un rilancio economico e sociale. Ed il Turismo, con la riapertura di uno dei più grandi e importanti complessi termali d’Europa e la presenza in centro storico di strutture alberghiere prestigiose, costituisce per Sciacca uno degli imprescindibili cardini su cui poggiare concretamente le prospettive di ripresa.