Sospensione Consiglio comuale, presentato ricorso al Tar. Firma anche Paolo Mandracchia
SCIACCA. Pasquale Bentivegna, Calogero Bono, Silvio Caracappa, Gaetano Cognata, Lorenzo Maglienti, Giuseppe Milioti, Salvatore Monte e Paolo Mandracchia hanno presentato il ricorso al Tar avverso il decreto regioale di sospensione del Consiglio comunale. Hanno conferito l’incaricato ad un avvocato amministrativista per procedere nei confronti dell’assessorato regionale alle Autonome locali e contro lo stesso Comune di Sciacca.
La firma di Paolo Mandracchia conferma la determinata posizione dell’ex assessore e fa il paio con la firma apposta sulla mozione di sfiducia al sindaco presentata e protocollata al Comune.
Nell’ipotesi in cui il Tar dovesse accogliere il ricorso inizierebbe un percorso che, certamente, andrà oltre il primo grado di giustizia amministrativa. C’è un punto fermo sulla questione e sull’impianto del ricorso presentato. In Sicilia persiste l’assenza di una norma vera e propria che sancisce la sanzione dello scioglimento del Consiglio di fronte alla mancata approvazione di un rendiconto, visto che questa verrebbe disciplinata da una mera circolare regionale. Esiste a livello nazionale, ma la Regione, in buona sostanza, avrebbe “dimenticato” di legiferare in maniera inequivoca e facendo riferiemento proprio al “consuntivo”.
Ma c’è anche un risvolto che creerebbe l’accoglimento del ricorso. L’annullamento degli atti fin qui approvati dal commissario ad acta Pietro Valenti.
Sabrina Macaluso