Arrestato il riberese Attilio Manisi, avrebbe fornito il metadone al giovane morto per overdose
RIBERA. E’ il 34enne riberese Attilio Manisi finito in manette e ritenuto dagli inquirenti lo spacciatore che agli inizi di novembre ha ceduto lo stupefacente al 21enne Alessio Cusumano, riberese, morto per overdose.
I Carabinieri della locale Tenenza hanno esguito ieri pomeriggio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 34enne riberese Attilio Manisi. A tale ricostruzione gli inquirenti sono giunti grazie al buon esito delle indagini avviate subito dopo aver appreso della morte del ragazzo. I militari già nelle primissime fasi individuavano nel Manisi lo spacciatore e poi, d’intesa con il magistrato inquirente della Procura della Repubblica di Sciacca, ne perquisivano l’abitazione.
Nel domicilio, sonso stati rinvenuti eroina, metadone e un bilancino di precisione, evidentemente usato per confezionare le dosi. Ciò che consentiva agli inquirenti di avere definitiva certezza di essere davanti allo spacciatore che aveva ceduto lo stupefacente al ragazzo è stato l’esame del cellulare del Manisi. Dal suo telefono, infatti, era possibile estrapolare uno scambio di conversazioni il cui contenuto inequivocabile faceva comprendere come, almeno sin da giugno di quest’anno e fino al tragico epilogo del 9 novembre, avesse tra i suoi clienti Alessio Cusumano a cui spacciava vari tipi di droga.
Manisi è rinchiuso nel carcere di Sciacca in attesa dell’interrogatorio di garanzia del Gipo. Le indagini mirano a fare completa luce sulla morte di Alessio Cusumano e comprendere se questo evento tragico abbia in qualche modo relazione con il decesso dell’altro ragazzo morto per overdose sempre a Ribera in questo triste inizio di novembre.