Terme, un crimine vendere l’ex Motel Agip. La Regione abbia il coraggio di stoppare l’iter

SCIACCA.

EDITORIALE DI FILIPPO CARDINALE

L’acquisto dell’ex Motel Agip da parte dell’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca risale al 1988. L’ENI, la multinazionale pubblica, dismise diverse  strutture in Sicilia. Fu una visione lungimirante quella dell’Azienda Autonoma Terme di Sciacca. Dopo l’acquisto seguirono i lavori di ristrutturazione trasformandosi in Centro Direzionale nel quale furono accentrati gli uffici amministrativi e tecnici, allocate le officine di manutenzione (falegnameria, idraulica, elettrica, agraria, ecc.).

L’ex Motel Agip è rimasto fuori dai beni oggetto del bando (malpensato) partorito più volte ma senza destare interesse da parti di privati. E’ rimasto nella disponibilità della Terme di Sciacca Spa, in perenne liquidazione da anni. Il liquidatore sta tentando in tutti i modi di vendere l’edificio per pagare 800mila miseri euro di debito col Comune di Sciacca. Miseri perchè la Regione ha stanziato una cifra tre voltre superiore rispetto a Sciacca per salvare le Terme di Acireale. La Regione, dunque, poteva fare un ulteriore e piccolo sforzo per non consentire la vendita dell’ex Motel Agip.

Quando il liquidiatore Carlo Turriciano insiste ancora con la vendita, anche a destinarlo ad attività non meglio identificate, ommette un crimine. Del resto, completata la liquidazione, nulla lo lega più a Sciacca, né può interessargli gli effetti devastanti e nefasti che la cessione dell’edificio ha sull’interesse dei privati intenti alla gestione delle strutture termali.

E’ un crimine perchè priva il patrimonio delle Terme di un importante edificio che può considerarsi strategico per eventuali gestori delle strutture. Infatti, rendere “appetibile” un bando (visto che fino ad oggi l’assessore Gaetano Armao ha collezionato solo flop) non significa aggiungere un vassoio di cucchitelle. Significa mettere a disposizioni un edificio ulteriore per eventuale disponibilità di posti letto in più. Significa rendere l’edificio come centro SPA, in considerazione che le strutture termali esistenti non offrono possibilità di ampliare spazi. Insomma, l’esistenza e l’inclusione dell’ex Motel Agip nel bando renderebbe davvero più appetibile l’offerta dell’affidamento della gestione.

Vendere a terzi estranei all’interesse del bando significa cozzare con tutto l’ambito termale. Lex Motel Agip è parte integrante delle strutture termali, del Parco delle Terme, di quella vasta area. Non può essere un corpo estraneo, sarebbe un crimine.

Vendere quell’edificio per meno di 30 denari è un tradimento verso la città, verso le Terme, verso il loro rilancio, verso la loro appetibilità. Mentre la politica, come al solito, è incapace di anticipare gli eventi, ma è brava a subirli, si sta perconsumare il crimine. Tanto più atroce è se l’interesse verso l’edificio in vendita fa gola a quanti intendono utilizzarlo per l’affare dell’accoglienza derivante dall’emergenza immigrazione.

La politica, se è capace, eviti l’eccidio, il crimine, altrimenti essa stessa si sarà resa complice. La consapevolezza che l’ex Motel Agip debba rimanere nel patrimonio delle Terme è percepita e condivisa anche dalle tre associazioni civiche che stanno tenendo i riflettori accesi sulla vicenda delle Terme. Si uniscano al nostro appello.