Biotech e ricerca per la ripartenza sostenibile del Paese
ROMA (ITALPRESS) – Le biotecnologie come elemento chiave per superare l’emergenza coronavirus ma anche per avviare una ripartenza sostenibile. Parte da questo principio il “Piano per il biotech nazionale e lo sviluppo del Paese”, presentato da Assobiotec per chiedere che ricerca, innovazione e biotecnologie siano al centro dell’agenda dell’Italia. Il documento è stato presentato nel corso dell’evento online “Biotech, il futuro migliore. Per la nostra salute, per il nostro ambiente, per l’Italia”.
Per Riccardo Palmisano, presidente di Assobiotec, il piano “è il risultato di un lungo lavoro di confronto e condivisione su diversi temi di interesse comuni a tutto il mondo del biotech discussi, in questi mesi, con i diversi attori del comparto ma anche con istituzioni e rappresentanti del Governo”.
“Siamo convinti che l’Italia abbia le capacità – ha continuato – per competere in uno tra i settori su cui si baserà il futuro del pianeta: le biotecnologie”. L’auspicio è, quindi, che “questo documento possa diventare un utile e agile strumento per i decisori politici chiamati a definire e disegnare interventi di policy” perchè il biotech diventi “motore essenziale per la salute, per l’ambiente, per la ripartenza del Paese”.
Tra i punti del piano, la definizione di una governance unitaria e coordinata della ricerca a livello nazionale, il raddoppio degli investimenti in ricerca pubblica, l’attrazione di investimenti privati, la partnership tra pubblico e privato, la certezza dei tempi degli iter burocratici, l’invito ad allineare la legislazione italiana a quella europea in tema di sperimentazione animale, la velocizzazione del processo di approvazione delle sperimentazioni cliniche, il potenziamento del piano nazionale per le biotecnologie sostenibili in agricoltura, la valorizzazione del patrimonio di biodiversità nazionale e la rimodulazione della governance farmaceutica.
“Il mondo biotech rappresenta tutto quello che oggi significa fare ricerca e innovazione, un collegamento stretto tra la ricerca di base e quella applicata”, ha spiegato il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi. “Richiede – ha continuato – un’integrazione forte della filiera della ricerca pubblica e privata con un forte partenariato e su questo è necessario che ci siano modelli innovativi”. Per Manfredi, il rapporto “tra mondo delle start up e delle grandi aziende” deve “essere virtuoso” e “rappresenta un’altra leva dell’innovazione”.
Secondo il ministro, inoltre, “mai come nel campo biotech il senso della ricerca è un senso di bene comune nell’ambito del quale dobbiamo coniugare – ha detto – la legittima aspettativa economica e guardare al benessere collettivo”, in quanto “parliamo di salute, cibo, ambiente, valori fondanti rispetto alla convivenza civile e il futuro delle nuove generazioni”. Da parte sua, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Alessio Villarosa, ha assicurato la “vicinanza da parte del governo verso innovazione, ricerca e biotecnologie”.
Nel corso dell’evento sono stati assegnati due riconoscimenti. L’Assobiotec Media Award, assegnato alla biologa, giornalista e divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti, e il premio Federchimica Giovani – sezione biotecnologie, concorso riservato agli studenti della scuola secondaria di primo grado che ha visto vincere tre classi dell’Istituto Comprensivo Calasanzio di Milano.
“Dobbiamo chiederci perchè è importante spingere in formazione e tecnologia per promuovere parità – ha detto Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia -, credo che ci sia un legame straordinario tra questi mondi apparentemente distanti”.
(ITALPRESS).