Per la pandemia la Sicilia paga un conto salatissimo, crollo del Pil e retromarcia a 34 anni fa
SICILIA. L’analisi della Cgia di Mestre, che ha rielaborato dati Istat e Prometeia, è impietosa: il crollo del Pil, secondo lo studio, trascina la Sicilia indietro di ben 34 anni, (1986) con una perdita di ricchezza senza eguali nel Paese, che arretra di 22 anni (1998).
Crolla l’occupazione. La Sicilia è la quarta regione per posti di lavoro andati in fumo, con un calo del 2,9% (-39 mila posti). Fanno peggio la Calabria, la Campania e la Valle d’Aosta.
(ANSA)