Mercato San Michele, l’assembramento è di rigore

SCIACCA. Ci sono domande alle quali è difficile accettare una risposta che sia convincente. Il Dpcm chiude diverse attività per evitare gli assembramenti o una mobilità eccessiva. Ma ci sono casi in cui è difficile comprendere perchè un luogo non ampio e zeppo di bancarelle di ambulanti non comporti il rischio di pericoloso assembramento. Il mercato settimanale di San Michele non rientra nelle misure restrittive. Dovrebbe, almeno, essere un luogo di accesso contingentato ma non lo è.

Il risultato è quello della foto. La gente si ammassa senza riflettere che, nel contempo, si crea quel pericoloso assembramento che, invece, dovrebbe essere limitato se non vietato. E’ difficile gestire la massa in occasioni come queste.

E’ vero che bisogna trovare il giusto equilibrio dell’emergenza sanitaria con quella economica. Ma i numeri della curvaepidemiologica sono più preoccupanti di quelli di marzo-aprile.

Filippo Cardinale