Perde il lavoro ma conserva la casa grazie alla legge “salva suicidi”

AGRIGENTO. Una vicenda che ha fatto emergere Federconsumatori Agrigento ed è moto simile a tante storie di oggi di persone in difficoltà che rischiano di perdere i loro beni, nei confronti dei quali ci sono per fortuna norme che consentono di bloccare situazioni drammatiche.

La notizia, diffusa oggi da Agrigentonotizie, è stata ricostruzione da Federconsumatori di Agrigento.L’abitazione di un agrigentino era stata messa in vendita all’asta da un creditore per un debito di 114.000 euro. Il nucleo familiare, impossibilitato a pagare le proprie esposizioni debitorie a causa della perdita dell’unica fonte di reddito causata dal fallimento della ditta per la quale lavorava uno degli associati, si era rivolto all’associazione di consumatori per trovare qualche soluzione. “Rimedio trovato – ricostruisce il presidente di Federconsumatori Angelo Pisano – grazie alla legge legge “salva suicidi”, che ha consentito all’avvocato Rosaria Puccio dell’ufficio legale, coadiuvata dal commercialista Domenico Raneri, in qualità di advisor finanziario, nonché dalla commercialista Cristina Zicari, nominata dal tribunale quale professionista in funzione di “Organismo per la composizione della crisi”, di ottenere l’omologa da parte del giudice delegato Maria Margiotta, falcidiando ben 65.000 euro dal totale delle esposizioni debitorie”.

Pisano aggiunge: “Le procedure previste dalla legge del 2012, oltre a consentire un equo contemperamento tra gli interessi dei creditori e dei debitori, ai quali viene concessa una seconda possibilità al fine di tornare a condurre un’esistenza dignitosa. La pandemia Covid-19, che ha portato dapprima al lockdown e successivamente alla chiusura anticipata di numerose attività produttive, con le conseguenti perdite non solo di posti di lavoro ma anche di introiti, costituisce un’ulteriore causa di forza maggiore idonea a rendere il sovraindebitato incolpevole e quindi meritevole – conclude il presidente di Federconsumatori – di fruire di questo procedimento, il quale non prevede alcun diritto di veto da parte dei debitori”.