Mozione di sfiducia al sindaco, c’è anche Paolo Mandracchia. E’ stata presentata ieri sera per Pec
SCIACCA. Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Pasquale Bentivegna, Lorenzo Maglienti, Salvatore Monte, Gaetano Cognata, Silvio Caracappa, Carmela Santangelo, Cinzia Deliberto e Paolo Mandracchia. Una decina che per la prima volta si espande fino a coinvolgere Paolo Mandracchia per comunicare e “rimettiamo all’aula consiliare Falcone – Borsellino la definitiva scelta legata all’esito della suddetta Mozione. La democrazia vincerà e darà corso alla storia”.
I dieci firmatari della mozione di sfiducia rimarcano che “quanto accaduto nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale ha rappresentato per noi tutti una scelta importante. La decisione, politica e tecnica, di bocciare ed astenerci dal voto del rendiconto è stata, ovviamente, figlia di una attenta riflessione; ciascuno di noi conosce bene le regole del gioco”.
Sono “consapevoli però che questi anni di impegno e passione si sono scontrati con un’Amministrazione sorda, assente, incapace di tessere rapporti di collaborazione e confronto utili alla crescita, allo sviluppo della nostra comunità, in un’ottica di ripresa a sostegno delle nuove generazioni e di tutti coloro che continuano a credere nelle innovazioni e nelle potenzialità della nostra città, abbiamo assunto, consapevoli della scelta, una decisione importante: l’addio a strategie del passato”.
I dieci firmatari della mozione di sfiducia, nella serata di ieri, l’hanno inviato al protocollato, con nota PEC, all’indirizzo della Presidenza del Consiglio Comunale e, per conoscenza, all’indirizzo della Segreteria Generale. Il documento, controfirmato da 10 consiglieri rappresenta “la nostra chiara volontà di terminare la consiliatura prima della naturale scadenza prevista per Giugno 2022”.
“Qualsivoglia ulteriore considerazione sarà oggetto della discussione, appunto sulla mozione, che si terrà in Aula Consiliare. Questa volta, seppur inconsci dell’esito finale, non permetteremo alcuno strafalcione e tratteremo, come democrazia comanda, l’importante atto. Siamo assolutamente coscienti di tutte le dinamiche che stanno caratterizzando questo preciso periodo politico ma, ciascuno di noi, ha a cuore le sorti di questa città, con vedute diverse, con progettualità diverse ma con un unico obiettivo: la vera rinascita della nostra città con il chiaro intendimento di liberare la città da un primo cittadino inadeguato”, aggiungono.
I dieci concludono: “Il percorso, impervio, di questi tre anni e mezzo ci ha, senza ombra di dubbio, segnati ma restiamo figli di questa città e teniamo al suo futuro. Anche noi, in qualità di consiglieri comunali, abbiamo avuto i nostri momenti di perplessità, di difficoltà, di tensione dentro le nostre rispettive opposizioni o, anche, tra le diverse opposizioni. Resta in cuor nostro la volontà di voltare pagina, di guardare avanti per il bene di Sciacca”.