Attacco terroritisco a Nizza, l’attentatore sbarcato a Lampedusa a settembre
AGRIGENTO. L’assalitore si chiama Brahim Aoussaoui, nato in Tunisia il 29 marzo 1999. È arrivato sull’isola di Lampedusa a settembre scorso. Dopo aver passato il periodo di quarantena, è stato sbarcato a Bari il 9 ottobre. Ha ricevuto il foglio di via dalle autorità italiane, ma lasciato libero, ed è arrivato in Francia in modo clandestino. Non aveva ancora fatto nessuna domanda di asilo e non era schedato dalle associazioni che si occupano dei migranti.
Un giorno dopo rispetto allo sbarco, il tunisino venne imbarcato – assieme a tanti altri connazionali – sulla nave quarantena Rhapsody che fece rotta verso Bari. Conclusa la sorveglianza sanitaria, dopo un nuovo esito negativo del tampone, il giovane è stato sbarcato. Trattandosi di un tunisino appare scontato che, anche a suo carico, sia stato firmato il provvedimento – un ordine di espulsione – che obbliga a lasciare l’Italia entro 5 giorni.
Nel frattempo, anche il suo nominativo è finito nell’interminabile elenco di coloro – accade per tutti – che appena sbarcano in Italia vengono iscritti nel registro degli indagati per immigrazione clandestina. Brahim Aoussaoui risultava infatti essere indagato dalla Procura di Agrigento.
Dopo la tragedia di Nizza, tutte le autorità di Agrigento si sono messe al lavoro per ricostruire tempi e tappe del giovane tunisino. E le verifiche proseguono ancora adesso.