Consuntivo 2019 bocciato, ma Italia Viva ha votato a favore. Verso lo scioglimento del civico consesso

SCIACCA.  All’una di notte il consuntivo 2019 non passa. A votare contro sono stati i consiglieri del centrodestra Bono, Monte, Milioti, Caracappa, Bentivegna, Santangelo, Maglienti, Cognata, i grillini Bilello e Curreri, Termine (Mizzica). Mandracchia si è astenuto. Assente Cinzia Deliberto. Erano presenti 23 consiglieri su 24.

A votare favorevole sono stati gli 8 della coalizione Valenti, ai quali si sono aggregati i tre di Italia Viva, Guardino, Russo e Ambrogio. Da notare che dopo una sfilza di assenze dal Consiglio comunale, stasera è apparso in modo celestiale Ambrogio. Italia Viva è sembrata la copia perfetta di Renzi che critica il Governo Conte ma poi lo appoggia. E così è stato e Guardino, pur tentando di spiegare che il voto favorevole non significa un cambio di posizione del gruppo, ha detto si al consuntivo 2019.

Adesso il documento contabile passa nelle mani del Commissario ad acta che, però, dovrà tenere anche conto della pregiudiziale presentata dagli otto consiglieri del centrodestra. Si apre la strada dello scioglimento del Consiglio comunale. Ma questo passo deve seguire altri adempimenti.

La bocciatura del consuntivo 2019 non pregiudica il contenuto poichè l’approvazione passerà dal Commissario ad acta nominato dalla Regione. La votazione, però, segna un fatto politico: è chiaro alla città chi sono le parti contrapposte. Da una parte c’è chi ha criticato l’Amministrazione comunale chiosando “il fallimento del progetto Valenti” e alla fine ha espresso la valutazione politica bocciando il consuntivo 2019; dall’altra c’è la coalizione Valenti residua e il gruppo di Italia Viva.  Quest’ultimo gruppo è noto per le aspre critiche di Nuccio Cusumano rivolte al sindaco: “ci ha posto in un sottoscala”. Ma anche i furibondi interventi e le durissime critiche al vetriolo.

Filippo Cardinale