Situazione epidemiologica e report della Protezione Civile, Razza solleciti la diffusione quotidiana
SCIACCA. Il nostro precedente articolo con il quale si sollecitava la pubblicazione del report giornaliero – da parte della Protezione Civile della Regione siciliana- relativo alla situazione epidemiologica quotidiana ha suscitato tra i nostri lettori moltissima condivisione. Si avverte, dunque, la necessità da parte dei cittadini di avere contezza di un periodo emergenziale particolarmente insidioso, ma soprattutto viene richiesta l’unicità delle notizie, delle cifre, supportate da organi ufficiali preposti quali la Protezione Civile.
Nel nostro articolo facevamo riferimento all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, quale massimo esponente della sanità siciliana ed autorevole esponente del Governo Musumeci. Siamo consapevoli che Ruggero Razza, sin dalla manifestazione dell’epidemia nel periodo invernale e primaverile abbia profuso il giusto impegno nel fronteggiare l’attacco proveniente da da una pandemia che non risparmia nessuna Nazione.
Siamo altresì consapevoli che l’assessore Razza abbia a cuore di rassicurare i siciliani, oltre che con l’impegno a riorganizzare un settore complesso quale quello della sanità, anche con un dialogo. Questo non può che avvenire con la diffusione di notizie certificate, da fonte ufficiale.
La Protezione Civile siciliana, nella prima “ondata”, tramite l’ufficio stampa della Presidenza della Regione, diramava quotidianamente un rapporto esaustivo del quadro epidemiologico, sia complessivo cheper ogni singola provincia. Era davvero un servizio utile, efficiente, concreto.
Siamo consapevoli che l’assessore Ruggero Razza, a cui ci siamo rivolti nell’articolo, sappia cogliere la sollecitazione che proviene dai cittadini, dalla loro necessitàa di comprendere meglio, e con numneri certi e ufficiali, il quadro epidemiologico. Non era nostra intenzione attribuirgli una sorta di responsabilità a non consentire la diramazione del report. Ma è proprio egli, come massima espressione della sanità siciliana, che ha la giusta spinta per sollecitare il ripristino dei report, sollecitando la dirigenza generale del suo assessorato, ma anche la Protezione Civile siciliana.
E’ auspicabile anche che, come è avvenuto nella prima ondata, la Regione e la Protezione Civile, l’assessorato alla Salute, senta la necessità di estendere la diffusione dei report anche alle singole Asp, quest’ultime direttamente a contatto con il territorio.
Filippo Cardinale
Ecco i report precedenti, della prima ondata. E’ questo che sollecitiamo adesso, nella seconda ondata di covid