Acqua, Inter.Co.Pa al consiglio comunale. “Fate l’ultimo passo”
SCIACCA. Sul tema dello schema di statuto dell’azienda consortile che deve gestire il servizio idrico in provincia di Agrigento, sul quale la politica saccense appare divisa e lo utilizza anche per polemiche e continue scaramucce, interviene oggi Franco Zammuto del coordinamento Inter.Co.Pa chiedendo al consiglio comunale di Sciacca, nella sua interezza, e per conto dei suoi cittadini, di intestarsi l’ultimo passo. Il comitato, nel manifestare il proprio rammarico per l’ennesimo rinvio del consiglio comunale sulla scelta dell’azienda speciale consortile, peraltro già segnata nel suo epilogo.
“Ma sono rammaricato anche nell’assistere alla rinuncia dell’organo politico della città di decidere per i propri cittadini – dice Zammuto – piegandosi al commissario, e forse all’ultima opportunità che ha questo territorio di scegliere e decidere il proprio destino alla luce delle manovre a livello nazionale ed europeo sul tema dell’acqua e della sua gestione”. Nel merito il comitato osserva che costituire prima la Spa o il Consorzio Speciale Consortile e poi il piano d’ambito non sembra incoerente, incompatibile, tanto meno impediente.
Inter.Co.PA ricorda poi i tredici anni di battaglie per rimuovere il gestore Girgenti Acque, la battaglia prima contro i dirigenti Ato ai quali è stato contestato di non avere esercitato il loro ruolo di controllo per anni e anni, ora contro l’Ati con l’avvio della “risoluzione contrattuale” e la decisione all’unanimità per l’azienda speciale consortile dalla quale non si potrà tornare indietro.