Consiglio comunale, “Giunta e maggioranza, una fagliata di massa”

SCIACCA. “Dopo quello che è accaduto ieri sera abbiamo compreso che abbiamo definitivamente toccato il fondo. Un altro momento buoi di questa consiliatura e sindacatura”.  A scriverlo in una nota, i consiglieri comunali del centrodestra e l’indipendente Cinzia Deliberto.

La nota segue la seduta “in prosecuzione del consiglio comunale di Sciacca”, durante la quale si sarebbe dovuto esaurire il punto relativo al dibattito politico. “Assente, al gran completo, tutta la ex maggioranza per presunti impegni come comunicato dal Presidente. Assente Simone Di Paola, Enzo Bonomo, Valeria Gulotta, Ezio Di Prima, Elvira Frigerio, Alberto Sabella e Fabio Leonte”, aggiungono i consiglieri dell’opposizione chiosando “il colpo di scena”, avvenuto quando il presidente del Consiglio, “ormai svestito del suo ruolo autorevole, ha notificato ai presenti che l’amministrazione non sarebbe stata presente alla seduta per precedenti impegni”. Assenti anche il sindaco Francesca Valenti, il vice sindaco Gisella Mondino, gli assessori Roberto Lo Cicero, Nino Venezia, Michele Bacchi e Sino Caracappa. Insomma, “una fagliata di massa”.

Per i consiglieri comunali del centrodestra e l’indipendente Cinzia Deliberto, “la totale assenza di rispetto istituzionale verso i presenti, visti gli evidenti pretesti, segna la definitiva rottura tra amministrazione ed opposizione. Per noi di centro destra e per l‘indipendente Deliberto cala dunque il sipario”.

Dichiarano che da oggi valutereanno “con la massima attenzione il da farsi e notificheremo, presto, le nostre scelte. Una amministrazione responsabile isserebbe bandiera bianca e chiederebbe scusa alla città e, conseguentemente, andrebbe via. L’amore per la poltrona e per un ruolo ormai ridotto al lumicino, tengono ben saldi gli amministratori fallimentari di questa città. Una città ridotta a brandelli”.

“Non possiamo più permettere di essere accostati a chi ha annientato le istituzioni”, aggiungono e sottolineano che si è “al punto di non ritorno. Sciacca merita di più, merita di essere liberata e di guardare al futuro con rinnovato entusiasmo”.

Infine, chiedono al Presidente del consiglio comunale “di rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni essendosi prestato a questa e considerata la totale inefficienza del consiglio comunale, un consiglio sbeffeggiato e deriso”.