L’emergenza sanitaria e l’ospedale misto ieri sera in consiglio comunale
SCIACCA. Si è parlato di emergenza sanitaria nel consiglio comunale di ieri sera. Il sindaco Francesca Valenti ha illustrato una relazione, alla quale è seguito un dibattito che ha fatto emergere ancora una volta la preoccupazione che c’è per quanto riguarda l’ospedale di Sciacca, costretto ad accogliere pazienti Covid perchè a Ribera non è ancora pronto il Centro Covid individuato dalla Regione Siciliana due mesi fa.
Il sindaco ha chiaramente detto che “la situazione non è facile e che ci sono diversi focolai”. Ed ha ribadito che tanti positivi rifiutano di riferire i contatti avuti e “tutto ciò – ha detto – rende difficile attuare una attività di contenimento dei contagi”. Ad oggi, da fine agosto, si sono avuti complessivamente 55 casi, di cui 3 decessi e 4 guariti, per cui gli attuali positivi sono 48.
Per quanto riguarda l’ospedale Giovanni Paolo II, il sindaco Valenti ha detto che la struttura non è Covid anche se ci sono stati ricoveri con questa patologia, ma ha pure affermato, come abbiamo scritto ieri in un altro nostro articolo, che deve constatare che nei reparti non ci sono pazienti no Covid ricoverati.
Dunque, ritorna l’incubo della paura a servirsi dell’ospedale per le patologie no Covid. Hanno parlato anche l’assessore alla sanità Nino Venezia e il consigliere Enzo Bonomo, che nelle vesti di operatori sanitari del “Giovanni Paolo II” hanno detto, come era prevedibile, che l’ospedale di Sciacca rimane sicuro e che non gli utenti non devono essere preoccupati di richiedere assistenza e servizi sanitari.
Resta il fatto che dopo sette mesi dal primo caso Covid, a Ribera non è pronto il centro Covid e Sciacca, dove ci sono già stati decessi di pazienti Covid ricoverati, è ancora ospedale misto, aspetto questo che all’epoca provocò una levata di scudi e tantissime proteste.