Consiglio comunale più divertente di una farsa. Grillini sempre più stampella del Pd

SCIACCA. E’ diventato più divertente di una farsa, il Consiglio comunale della nostra Città. Ieri sera ennesimo nulla di fatto. La cosa divertente è il collegamento tramite piattaforma Zoom. Il collegamento rallenta, si blocca. Ma non solo. Il segretario generale chiama l’appello e la risposta del consigliere, che segue da casa, arriva in ritardo. Non per negligenza, ma per effetto della lentezza. E così si ha la possibilità di assistere alla chiama: Tizio, poi il silenzio, e a scoppio ritardato arriva la risposta, mentre il segretario generale prosegue con l’appello. Non è colpa del segretario generale, intendiamoci, è colpa del sistema che non va. Né si può  immaginare di seguitare così anche in relazione di punti importanti che si devono dibattere. Ma viene io dubbio che la confusione possa giovare a qualche parte politica.

Ieri sera, la seduta era convocata alle 19:30 ma il Pd ha chiesto lo spostamento di un’ora perché impegnato ad ascoltare la politica nazionale raccontata dal ministro Francesco Boccia, passato da Sciacca per il suo tour siciliano in cerca di voti per le amministrative.

La seduta è iniziata alle ore ore 21 per parlare dell’emergenza covid. Prima l’intervento del sindaco, poi alcuni consiglieri. Infine, l’intervento del neo assessore alla Sanità, Nino Venezia, il quale ha assicurato di “interloquire con il commissario Firenze e il direttore sanitario e poi riferire al sindaco”. Ci pare divertente che il primo cittadino, vero e unico  responsabile della salute dei cittadini, debba ricevere informazioni dal suo assessore anziché interloquire direttamente. Ma la politica saccense riserva occasioni divertenti.

Ieri sera, l’opposizione ha chiesto, prima di passare ai punti “tecnici”, di aprire il dibattito  politico.

Erano rimasti in 21, tra presenti in presenza e collegati da casa. A questo punto, la (ex) maggioranza immaginava di contare sui 13 consiglieri. Ma i conti si fanno con l’oste, altrimenti si incorre nell’errore. Ed errore ci fu! Le opposizioni contavano 8 consiglieri (assente Pasquale Bentivegna e Fabio Termine), nel fronte opposto c’erano 8 della (ex) maggioranza. A questi 8 si aggiungono i grillini Curreri e Bilello. Non si fa conto su Ambrogio perché assente.

Restano Mandracchia, Ruffo e Guardino. Ma così non è stato. Agli 8 dell’opposizione si sono aggiunti Guardino e Russo. Situazione di parità e attesa della discesa in campo di Mandracchia per segnare la vittoria della coalizione che sostiene il sindaco Valenti.

Così non è. Paolo Mandracchia ha dimostrato di essere davvero indipendente e non uno yesman. Guardino e Ruffo hanno fatto quadrato con le opposizioni, esclusi i grillini. La partita è finita 11 a 10 con la delusione dell’ex maggioranza. Poi la seduta è sospesa per mancanza del numero legale. Fine della serata.

Non sfugge, comunque, che il grillini, attratti dalle indicazioni del potere romano, dal sistema della casta, delle auto blù, del potere è bello, dalla presenza del ministro Boccia che a  Sciacca ha ripetuto ciò che dice in giro per l’Italia, e cioè che è auspicabile l’alleanza col M5S, oggi possono considerarsi la novella stampella dell’amministrazione comunale.

E dire che ancora risuonano gli interventi di Teresa Bilello che ha definito “un fallimento il progetto della Valenti”.

La politica è davvero divertente. Però, fa allontanare la gente da essa perché non più credibile.

Stasera c’è la seconda puntata. Sempre con la schifosa “modalità mista”, quella che fa dire ai politici locali che “bisogna tornare alla normalità”, mentre loro stanno lontano dall’aula consiliare, tranne quei pochi che sono in aula di presenza.

Filippo Cardinale