Covid, trentunesimo caso a Sciacca. 72enne ricoverato e intubato. In rianimazione pieni il 50% dei posti covid

SCIACCA. La cifra attuale dei contagiati a Sciacca è 31.  C’è una trentunesima persona risultata positiva al coronavirus. Si tratta di un uomo di 72 anni, ricoverato da ieri in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II dove è rimasto in isolamento in attesa proprio di conoscere il risultato del tampone che oggi pomeriggio ha dato esito positivo.

Salgono così a due i pazienti affetti da coronavirus ricoverati nel reparto di rianimazione del nosocomio saccense. Il settantenne va infatti ad aggiungersi alla donna di 60 anni che si trova in rianimazione da sabato sera, quando è arrivata in ospedale anche lei in gravi condizioni al punto che non si è potuto procedere al suo trasferimento presso la struttura covid di riferimento che, com’è noto, è l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Ai due pazienti in rianimazione, si aggiunge una ulteriore persona positiva al coronavirus ricoverata all’ospedale di Sciacca, quella di 94 anni giunta nei giorni scorsi presso l’Area di Emergenza del Giovanni Paolo II ( pare non per i sintomi del Covid ma per una patologia diversa), risultata poi positiva e che si trova attualmente ricoverata in un altro reparto. Dunque all’ospedale di Sciacca al momento ci sono tre persone ricoverate positive al coronavirus, e numero di contagiati in città che ha superato la soglia dei 30.

A cosa serva il nuovo piano sanitario regionale predisposto per fronteggiare l’emergenza covid 19 ? Quello che ha previsto per il territorio agrigentino come strutture covid di riferimento gli ospedali Sant’Elia di Caltanissetta e, in caso di esaurimento dei posti letto disponibili nella struttura nissena, il Fratelli Parlapiano di Ribera, quando poi il Giovanni Paolo II rimane a tutti gli effetti un ospedale per il trattamento di pazienti covid ? Sono domande che ci poniamo e che giriamo alle autorità sanitarie sperando di avere una risposta chiara. C’è una situazione che rischia di sfuggire di mano, anche i sanitari in servizio in ospedale sono perplessi, così come ci sono difficoltà di gestione negli accessi al pronto soccorso. Tutto questo mentre non ci risulta siano state attivate azioni necessarie per fare diventare operativo l’ospedale di Ribera, dove al momento non potrebbe andare nessun paziente covid.