Erice: arrestata dai carabinieri intera famiglia per spaccio di droga

ERICE. Un’intera famiglia finisce in manette. E’ accaduto ieri ad opera dei  Carabinieri della Stazione di EriceSono tre le persone arrestate per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione è stata condotta con il supporto dell’unità cinofila del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia. Il ritrovamento di droga ha riguardato una famiglia, ben nota agli operanti, in un appartamento, sito nel comune di Erice Casa Santa nei pressi della via Marconi, dal quale vi era un via vai di persone, di varie età, che rimanevano all’interno solo pochi istanti.

In manette sono finiti Antonio Lombardo, di 42 anni, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare per reati di spaccio, Agnese Ersilia Barrovecchio, di 40 anni e compagna del Lombardo, e Giuseppe Poggi, di 19 anni, figlio della Barrovecchio.

I tre avevano dichiarato di non avere nulla nascosto, ma visto entrare in casa il cane Ron e i Carabinieri cinofili,  per primo il Poggi consegnava una busta in cellophane con all’interno 24 dosi preconfezionate con carta stagnola e contenti singole inflorescenze di marijuana. Il Lombardo, invece, che dapprima non sapeva nulla di tale situazione, prendeva dalla tasca dei pantaloni indossati altre dosi di marijuana confezionata in maniera identica a quelle consegnate poco prima dal Poggi.

La Barrovecchio, alquanto nervosa e capendo che l’unità antidroga avrebbe scoperto tutto, usciva dai pantaloncini intimi indossati due dosi di marijuana della medesima fattispecie delle altre rinvenute e dall’interno del cuscino ove era seduta ulteriori 10 dosi di marijuana  della stessa tipologia. A

l piano inferiore dell’abitazione invece l’unità antidroga rinveniva un contenitore con all’interno 8 grammi di marijuana tritata bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

 

IL POGGI inoltre consegnava dapprima 350 euro, di cui 150 custodite in tasca e 200 in un cassetto del comodino della camera da letto, tutte banconote di diverso taglio compatibili con l’attività di spaccio.

Tutto il materiale, per il peso complessivo di grammi 57, veniva posto sotto sequestro e custodito in attesa della distruzione.

I tre soggetti venivano dichiarati in stato di arresto e, valutata la destinazione ai fini di spaccio dello stupefacente in considerazione del  quantitativo rinvenuto suddiviso per la maggior parte in singole dosi, a disposizione dell’A.G. la quale disponeva gli arresti domiciliari per madre e figlio, mentre la custodia in carcere per il Lombardo visti i precedenti specifici, in attesa di udienza di convalida.